Puertito de Adeje crescono le tensioni sui lavori
La tensione continua ad aumentare al Puertito de Adeje. Da una settimana, un gruppo di attivisti ambientalisti e scienziati si sta recando ogni giorno in questa zona nel sud di Tenerife per protestare contro il macroprogetto turistico di Cuna del Alma. Martedì, un attivista ha segnalato su social media l’aggressione subita da uno dei lavoratori. Nel frattempo, durante la sessione plenaria del Consiglio comunale di Adeje, è stata respinta una mozione presentata da Unidas Podemos per fermare la costruzione di 420 ville di lusso. Il sindaco, José Miguel Rodríguez Fraga (PSOE), ha risposto a un consigliere comunale di Podemos, Gabriel González, sostenendo che non interverrà contro il progetto.
Il progetto Cuna del Alma non ha ancora una valutazione di impatto ambientale, nonostante confini con un Sito di Interesse Scientifico e nella zona siano presenti specie di flora protetta come la vipera triste e il cardonale tabaibal. Questo ha spinto Unidas Podemos a chiedere la sospensione di tutti i lavori nella zona interessata. Tuttavia, la proposta è stata respinta durante la sessione plenaria municipale.
Coalizione Canaria ha minacciato che se il Consiglio Comunale interrompesse il progetto, dovrebbe pagare alla società un risarcimento tra 350 e 500 milioni di euro. Il sindaco ha ribadito che il progetto rispetta rigorosamente la legalità e non impedirà eventuali risarcimenti milionari. Nel frattempo, il costruttore sta installando una recinzione metallica sul sito del progetto, suscitando preoccupazioni tra gli ambientalisti che hanno presentato un reclamo.
Nel novembre 2022, il Dipartimento di Transizione Ecologica delle Isole Canarie ha temporaneamente interrotto i lavori a causa del rischio di danni ambientali per la flora selvatica protetta. Gli ambientalisti hanno evidenziato la mancanza di permessi per spostare le specie protette e l’assenza di una valutazione di impatto ambientale. Inoltre, il Comune di Adeje non è stato informato di alcuna autorizzazione per lo spostamento delle specie. La decisione sul trapianto del serpente è stata delegata al Consiglio di Tenerife.
Gli ambientalisti hanno denunciato che la recinzione potrebbe influenzare negativamente la dispersione delle piante protette. Inoltre, hanno accusato l’Agenzia delle Canarie per la Protezione dell’Ambiente Naturale di non vigilare adeguatamente sul progetto.