Più controlli sulle moto per combattere il rumore


Più controlli sulle moto per combattere il rumore

Normativa ECE 92.03: requisiti più severi per i sistemi di scarico aftermarket nel settore motociclistico

La regolamentazione dei sistemi di scarico aftermarket per motocicli si intensifica con l’introduzione della normativa ECE 92.03, recentemente adottata dalla Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE). Questo nuovo quadro normativo impone criteri più stringenti contro la manomissione degli impianti di scarico sostitutivi, rafforzando la conformità ai requisiti di omologazione e contribuendo alla riduzione dell’inquinamento acustico.

Il provvedimento è stato accolto positivamente dal comparto motociclistico, che ha storicamente sostenuto misure volte a garantire il rispetto delle norme sulle emissioni sonore e a preservare la sostenibilità dell’esperienza motociclistica. Organizzazioni di riferimento come l’Associazione europea dei costruttori di motocicli (ACEM) e l’associazione nazionale dei produttori spagnoli (ANESDOR) evidenziano il valore strategico dell’ECE 92.03 per la promozione di una mobilità più responsabile.

Negli ultimi decenni, le normative dell’Unione Europea hanno posto limiti precisi alle emissioni sonore dei veicoli a due ruote, attraverso rigorosi requisiti di omologazione. In questo contesto, il settore ha avviato una collaborazione sistematica con gli attori dell’aftermarket e con associazioni internazionali come l’International Motorcycle Manufacturers Association (IMMA), allo scopo di definire pratiche condivise e promuovere la conformità tecnica dei componenti installati successivamente alla produzione.

L’introduzione delle disposizioni ECE 92.03 rafforza i principi già stabiliti dal Regolamento (UE) 168/2013, che disciplina le emissioni acustiche dei motocicli e introduce cicli di prova più severi, come l’ASEP (Additional Sound Emission Provisions). Le nuove misure rappresentano un’evoluzione normativa coerente con gli obiettivi europei in materia di sostenibilità ambientale, ordine pubblico e qualità della vita nelle aree urbane.

Tuttavia, il pieno successo dell’iniziativa richiede un rafforzamento delle attività di controllo sul mercato. Le associazioni di categoria sollecitano un ruolo più attivo da parte delle autorità governative nell’identificazione e nel contrasto alla diffusione di impianti di scarico non omologati o contraffatti, nonché nella repressione delle manomissioni effettuate dagli utenti finali. Tali pratiche non solo compromettono la sicurezza e l’ambiente, ma danneggiano anche l’immagine della comunità motociclistica nel suo complesso.

L’attuazione armonizzata della normativa ECE 92.03 rappresenta quindi un passaggio cruciale verso una regolamentazione più rigorosa e una responsabilizzazione diffusa degli attori coinvolti, assicurando che le soluzioni tecniche disponibili sul mercato rispettino gli standard europei senza compromettere l’innovazione o l’esperienza d’uso. Questo approccio integrato garantisce il mantenimento di un equilibrio tra prestazioni, sicurezza, rispetto normativo e sostenibilità.


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