Mostra temporanea Spettro spezzato Riccardo Mosse a Santa Cruz


Mostra temporanea Spettro spezzato Riccardo Mosse a Santa Cruz

Dal 7 novembre 2024 al 10 gennaio 2025 presso il MUNA, Museo Naturalistico e Archeologico

La devastazione della foresta amazzonica e il cambiamento climatico che essa alimenta si manifestano in modi difficili da cogliere: troppo vasti per essere compresi appieno, troppo impercettibili per essere colti, troppo normalizzati per essere notati. Per riflettere la portata e l’urgenza dell’imminente collasso dell’Amazzonia, Richard Mosse ha realizzato il suo progetto più ambizioso, che integra una vasta gamma di tecniche fotografiche.

“Broken Spectre” è un film immersivo di 74 minuti che esplora diverse narrazioni ecologiche, da quelle topografiche a quelle antropocentriche, analizzando con precisione la violenza e la resilienza dell’ecosistema non umano. Mosse e il suo team hanno trascorso anni a documentare i molteplici fronti di distruzione ambientale, degrado e illegalità nel bacino amazzonico e nei suoi ecosistemi associati.

Mostra temporanea Spettro spezzato Riccardo Mosse a Santa Cruz

Il lavoro di Mosse si sviluppa su scale diverse: immagini microscopiche fluorescenti e con inchiostro scuro rivelano in dettaglio scientifico l’interdipendenza del bioma amazzonico, mentre riprese cinematografiche monocromatiche a infrarossi seguono l’attività di estrazione mineraria illegale, la deforestazione, gli incendi, l’agricoltura industriale e l’attivismo indigeno. Inoltre, le immagini aeree multispettrali mettono in evidenza vaste aree di terreno spoglio a contrasto con la foresta pluviale rigogliosa, rendendo evidente l’estensione e la sistematicità della distruzione dell’Amazzonia.

Nelle opere fotografiche che accompagnano il film, Mosse rende visibile ciò che solitamente è invisibile: attraverso telecamere multispettrali che simulano la tecnologia di imaging satellitare e studi botanici in ultravioletto. Utilizza pellicole analogiche termosensibili alterate dall’ambiente ostile e dalla foresta stessa, in preda agli incendi. Questi lavori sperimentali sono affiancati dalle ipnotiche mappe aeree di Mosse, che ingrandiscono e colorano i dettagli della devastazione naturale usando la tecnologia GIS, adattata appositamente per il progetto.

Con i cambiamenti climatici che continuano a definire il nostro presente e futuro, Mosse documenta una catastrofe in rapida evoluzione: recenti studi scientifici indicano che l’Amazzonia è vicina a un punto di non ritorno, in cui la foresta non sarà più in grado di generare piogge sufficienti. Questo fenomeno porterà alla moria di vaste aree forestali e al rilascio di enormi quantità di carbonio, con gravi impatti sul clima globale, sulla biodiversità e sulle comunità locali e internazionali.

Mosse illustra i volti umani della tragedia: dalle comunità indigene Yanomami e Munduruku che lottano per sopravvivere, ai minatori illegali che avvelenano interi corsi d’acqua per pochi grammi d’oro, fino agli allevatori brasiliani che distruggono deliberatamente l’ambiente per creare pascoli per il bestiame, destinato ai mercati internazionali di carne e cuoio.

Ulteriori info: https://www.museosdetenerife.org/muna-museo-de-naturaleza-y-arqueologia/exposicion-temporal-broken-spectre-espectro-roto/

Mostre di “Broken Spectre”:

  • Galleria Jack Shainmann, New York: 12 gennaio – 16 marzo 2024
  • Galleria Nazionale di Victoria, Melbourne: 30 settembre 2022 – 23 aprile 2023
  • 180 Studios, Londra: 24 ottobre – 4 dicembre 2022
  • Biennale Converge 45, Portland, “L’arte come cittadinanza globale”: 24 agosto – 18 dicembre 2023

Richard Mosse

Artista irlandese residente a New York, ha esplorato nelle sue opere alcune delle più gravi crisi umanitarie e ambientali del nostro tempo. Le sue recenti esposizioni si sono tenute al San Francisco Museum of Modern Art, alla National Gallery of Art di Washington DC, alla Barbican Art Gallery di Londra e alla Galleria Nazionale di Victoria a Melbourne. Tra i suoi riconoscimenti figurano il Prix Pictet 2017, il Premio Deutsche Börse Photography 2014 e la rappresentanza dell’Irlanda alla Biennale di Venezia con “The Enclave” nel 2013. Tra le sue pubblicazioni precedenti figurano B (MACK, 2018), Incoming (MACK, 2017) e Infra (Aperture Foundation, 2012).


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