Messaggi truffa sulla “devolución de la Renta”

12 Aprile 2023

Rilevato l’invio di messaggi fraudolenti che annunciano un presunto rimborso da parte del Tesoro

Le istituzioni hanno avvertito i cittadini di un tentativo di truffa approfittando di questo periodo.

Milioni di contribuenti hanno l’obbligo di rendere conto all’Agenzia delle Entrate . Fino al 30 giugno devono presentare la dichiarazione dei redditi con i dati economici dell’anno d’imposta precedente.

Questa situazione viene sfruttata dai criminali informatici per fare le proprie cose. La Polizia ha rilevato il particolare modo di agire di questi truffatori.

Di solito inviano un SMS ai cittadini spacciandosi per l’Agenzia delle Entrate. Nel suddetto messaggio informano il destinatario di essere stato scelto per riscuotere un presunto “rimborso fiscale, pari a X euro”. Insieme a questo incorporano un collegamento a un indirizzo Web dannoso.

Quello che cercano con questo è accedere ai dati del contribuente e persino rubare denaro. La polizia ha avvertito di questo inganno attraverso il proprio account Twitter ufficiale.

Come evitare le truffe dei criminali informatici

Spiegano che non dovresti mai fidarti di questi tipi di messaggi. È sempre più comune per loro impersonare organi ufficiali come il Tesoro, la Previdenza Sociale o il Servizio Pubblico per l’Impiego (SEPE) . In questa occasione approfittano della campagna del Reddito per cercare di truffare le loro potenziali vittime.

Raccomandano di non fare mai clic su questi tipi di collegamenti. Se hai qualche tipo di dubbio, è consigliabile visitare il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate o contattarla telefonicamente.

Oltre a prestare attenzione alle raccomandazioni della Questura, l’ Istituto Nazionale per la Cybersecurity (Incibe) offre anche una serie di consigli. Sottolineano che la cosa più importante è non aprire messaggi di utenti sconosciuti, né rispondere. Devi stare attento ai collegamenti che possono essere inclusi nell’SMS, oltre a evitare di scaricare applicazioni, perché di solito sono infettati da un virus.

Il contenuto dei messaggi

In generale, i criminali tendono a inviare messaggi con contenuti molto attraenti per il destinatario. Il più comune è che promettono di raccogliere denaro se accedono al link allegato. Ma non dovresti lasciarti trasportare da queste promesse, perché si rivelano sempre false.

Ricordiamo che gli enti pubblici non utilizzano sms o email per comunicare con i cittadini. Un altro dettaglio che può portarci a diffidare di loro è la lingua utilizzata nelle notifiche. In generale, sono frasi girate in modo errato e errori di ortografia.

Può anche darsi che cerchino di trasmettere alla vittima una situazione negativa. Ad esempio, quando vengono avvertiti del mancato pagamento di una tassa e spinti a cliccare sul link che accompagna il testo.

Pertanto, da qui al 30 giugno, dovremo essere molto attenti alle comunicazioni che riceviamo. Usano sia SMS che e-mail per inviare queste notifiche. Chiunque potrebbe essere ingannato da questi criminali informatici, che cercano le loro vittime in modo casuale. Di solito chiedono informazioni personali e bancarie allo scopo di rubare i loro conti.