Ley de Vivienda, nuova tassa sugli immobili vuoti


La nuova normativa, che per essere inserita nella BOE deve passare dal Senato , inasprisce la sanzione sulle case sfitte nel medio-lungo periodo.

Novità per quanto riguarda le case vuote o non abitate , penalizzandole più duramente. Approvato a maggioranza lo scorso giovedì 27 aprile, il necessario accordo finale tra il Governo ed EH Bildu ed ERC ha fatto sì che, unitamente agli emendamenti finali, modificasse leggermente il carattere del testo iniziale. Il prossimo passo per la prima legge democratica in materia sarà l’approvazione del Senato e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dello Stato (BOE). 

Una volta ripreso dalla pubblicazione statale, entreranno in vigore le sue nuove implicazioni. Tra questi, incoraggerà l’immissione sul mercato degli affitti di case non abitate abitualmente. Le linee guida del regolamento danno facoltà ai Comuni di sanzionare i proprietari che hanno immobili vuoti . Anche se questo non sarà obbligatorio, se notificato come poteri municipali.

Si tratta di un’altra delle principali modifiche sostanziali rispetto alle basi iniziali del progetto insieme al cambiamento della definizione di grandi proprietari o di cosa sia un’area stressata, al cambiamento delle modalità di pagamento o degli importi che il locatore, come i reali spese immobiliari, che in precedenza ricadevano sull’inquilino.

Se si riduce la definizione di grandi proprietari, iniziando a considerare in tal modo coloro che hanno cinque o più immobili (prima per questo era necessario averne dieci) e facendo sì che vi siano zone più stressate con i conseguenti massimali sugli affitti, aumenta anche il pedaggio per avere molti immobili e alcuni di essi disabitati da tempo. 

Qualcosa da evitare. L’aspetto sociale della legislazione nascente assicura che le famiglie non diventino senzatetto, offrendo alternative occupazionali, come accade nella disoccupazione. Questa sanzione , che aumenta rispetto a quella inizialmente prevista, sarà eseguita attraverso l’imposta sugli immobili (IBI), che può essere del 150% in questi casi.

Come spiegato dalla piattaforma immobiliare ‘Idealista’, la casa che rimane disabitata ininterrottamente per un periodo superiore a due anni e quell’immobile appartiene a chi ha quattro o più immobili in portafoglio avrà tale corrispettivo. “Questa situazione di disoccupazione sarà dichiarata attraverso un procedimento amministrativo con audizione del contribuente”, spiegano. 

In questo modo, ad una casa con evidenza di sfitto di almeno due anni verrà addebitato un supplemento IBI del 50% . Inoltre, se quella casa è disabitata da almeno tre anni, sarà al 100% . Nel caso più estremo si arriva al 150% se queste abitazioni appartengono a proprietari che hanno due o più immobili residenziali nello stesso comune.


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