La ricetta tipica delle nonne a Tenerife
Nella cucina tradizionale di Tenerife, esiste una ricetta che, attraverso il passare dei secoli, è diventata un simbolo della cultura gastronomica locale: il puchero canario. Questo piatto, che si prepara con un’infinità di ingredienti a base di verdure e legumi, si tramanda di generazione in generazione, adattandosi alle disponibilità di ciascuna casa. La bellezza di questa ricetta sta nella sua versatilità: ogni famiglia apporta variazioni, aggiungendo le verdure che preferisce o che trova più facilmente, il che rende quasi impossibile trovare due versioni dello stufato che abbiano esattamente lo stesso sapore. Nonostante la sua preparazione semplice, il risultato finale è un piatto ricco di tradizione, sapori decisi e confortanti.
Una curiosità interessante riguarda i nomi delle verdure utilizzate, che cambiano da una regione all’altra dell’isola. Ogni zona ha il proprio vocabolario gastronomico, un aspetto che rende ogni piatto ancora più unico e legato alla specificità del territorio. Questo dettaglio linguistico aggiunge un ulteriore livello di profondità alla tradizione culinaria canaria, conferendo un senso di appartenenza e identità a ciascun piatto.
il puchero canario è un piatto che, nella sua versione più ricca, può comprendere diverse varietà di carne, ma questa versione in particolare si concentra sulle verdure e sui legumi, esaltando i loro sapori naturali senza trascurare la tradizione di un buon stufato casalingo. La preparazione è perfetta per ogni stagione, grazie alla sua capacità di adattarsi ai cambiamenti climatici e alla disponibilità di ingredienti freschi.
Ingredienti:
- 250 g di costine di maiale salate (facoltative)
- 150 g di patate piccole
- 100 g di ceci secchi (o in scatola)
- 1 cipolla media
- 1 pannocchia di mais
- 100 g di bubango (un tipo di zucchina tipica delle Canarie)
- 150 g di zucca
- 1 carota grande
- 150 g di fagioli verdi
- 200 g di cavolo cappuccio
- 1 bicchiere di brodo di carne
- Un mix di aglio e prezzemolo tritati
- Olio extravergine di oliva
- Acqua
- Qualche filo di zafferano
- Sale q.b.
Preparazione:
Preparazione dei ceci:
Se si utilizzano ceci secchi, è necessario metterli in ammollo in acqua tiepida per almeno 12 ore, possibilmente con un cucchiaino di bicarbonato di sodio o una manciata di sale. Dopo il periodo di ammollo, sciacquate bene i ceci per eliminare eventuali impurità. Una volta pronti, metteteli da parte.
Se invece scegliete dei ceci in scatola, potete aggiungerli direttamente verso la fine della cottura, così che possano assorbire i sapori del brodo e degli altri ingredienti.
Dissalare le costine di maiale (facoltative):
Se si desidera includere le costine di maiale salate, è fondamentale dissalarle correttamente. Per fare ciò, sciacquatele sotto l’acqua corrente e immergetele in acqua fresca per 12 ore, cambiando l’acqua almeno due volte durante questo periodo. In questo modo, si eliminerà l’eccesso di sale e il sapore del piatto sarà equilibrato.
Cottura dello stufato:
In una pentola capiente, mettete i ceci (precedentemente preparati) e le costine di maiale (se le utilizzate), insieme al brodo di carne. Aggiungere anche acqua sufficiente a coprire completamente gli ingredienti. Lasciate cuocere a fuoco medio-basso fino a quando i ceci non saranno teneri, questo potrebbe richiedere un’ora o più, a seconda della tipologia di ceci utilizzata.
Aggiunta delle verdure:
Quando i ceci sono quasi pronti, aggiungete le verdure tritate: le patate, le carote, il bubango, la zucca e i fagiolini. Tagliate anche la pannocchia di mais in pezzi e aggiungetela insieme al cavolo cappuccio. Non dimenticate di aggiungere il mix di aglio e prezzemolo tritati, che doneranno freschezza e sapore al piatto. In questa fase, aggiungete anche qualche filo di zafferano, che conferirà un profumo e un colore caratteristico allo stufato.
Ultimazione e presentazione:
Lasciate cuocere il tutto a fuoco lento, mescolando di tanto in tanto, fino a quando tutte le verdure non saranno molto tenere e il brodo avrà assunto una consistenza densa e ricca di sapore. A questo punto, regolate di sale a piacere.
Servite il puchero canario caldo, accompagnato da un buon pane canario, che si presta perfettamente a raccogliere il saporito brodo e completare questa prelibatezza della cucina tradizionale dell’isola. Il piatto è ideale per i pranzi in famiglia o per condividere con gli amici, unendo storia, tradizione e il calore dei sapori locali.