La moratoria per le vivienda vacacional cos’è?
L’aumento degli viviendas vacacionales (affitti turistici) ha ridotto la disponibilità degli affitti tradizionali, causando un rialzo dei prezzi di questi ultimi. Molti residenti locali non riescono a sostenere tali costi, e di conseguenza cercano soluzioni alternative come roulotte, campeggi o tornano a vivere con i familiari.
Per affrontare questa situazione, il Cabildo di Tenerife ha chiesto con urgenza una moratoria sugli affitti turistici. La presidente della Corporazione, Rosa Dávila, è stata la prima a chiedere al Governo delle Canarie di interrompere le nuove autorizzazioni per l’apertura di alloggi destinati al turismo.
L’iniziativa ha ottenuto il sostegno di altre isole. Gran Canaria, Fuerteventura e Lanzarote si sono unite a questa richiesta, come annunciato durante l’ultima riunione della Federazione dei Cabildos delle Canarie (Fecai). Ma cosa comporta una moratoria di questo tipo e quali sono i suoi obiettivi?
Moratoria sugli affitti turistici
La proposta avanzata dalla maggior parte dei Cabildos dell’Arcipelago mira a sospendere temporaneamente il rilascio di nuove licenze per viviendas vacacionales affitti turistici. Molti degli alloggi attualmente destinati alle vacanze erano, in passato, abitazioni per affitti tradizionali. Tuttavia, i proprietari hanno optato per gli affitti a breve termine, attratti dai profitti più elevati che derivano dall’affitto a turisti.
L’obiettivo delle amministrazioni è di frenare temporaneamente l’espansione delle case vacanza per ristabilire l’equilibrio del mercato immobiliare e ridurre la pressione sugli affitti tradizionali, rendendoli più accessibili alle persone con redditi più bassi. Oltre a questo, la moratoria si propone di raggiungere ulteriori finalità:
- Gestire la saturazione turistica. Le Canarie offrono da sempre una vasta gamma di strutture turistiche, dagli alloggi più economici fino agli hotel di lusso. Tuttavia, il boom degli affitti turistici ha portato a un nuovo record di visitatori durante l’estate.
- Tutela dell’ambiente. Gli ecosistemi naturali dell’arcipelago stanno subendo le conseguenze della sovraffluenza turistica. A Tenerife, ad esempio, è stata avviata una prova con una tassa per accedere al Parco Rurale di Teno, in particolare al villaggio di Masca, con lo scopo di limitare il numero di visitatori. La moratoria potrebbe contribuire in tal senso.
- Regolazione del mercato immobiliare. Durante questo periodo di pausa, si potrà lavorare per integrare gli affitti turistici nelle normative vigenti. Adattare le politiche locali a questa nuova realtà sarà cruciale una volta conclusa la moratoria.