ITER si unisce nella ricerca geotermica a Tenerife


L’Istituto Tecnologico delle Energie Rinnovabili vuole avviare la prima fase del percorso verso la produzione di energia attraverso il calore del sottosuolo a Tenerife

Tenerife si sta trasformando in un centro di innovazione e sostenibilità. Con l’impegno per un futuro eco-friendly e il sostegno all’imprenditorialità, Tenerife sta emergendo come un luogo di opportunità per iniziative all’avanguardia

L’arcipelago delle Canarie offre un ambiente geologico unico, rendendolo un territorio ideale per sfruttare l’energia geotermica e generare elettricità. L’ITER Instituto Tecnológico de Energías Renovables  ha avuto un ruolo fondamentale nel promuovere la prima fase di questo percorso verso una fonte rinnovabile, concentrando i propri sforzi su quattro comuni di Tenerife: Los Silos, El Tanque, Santiago del Teide e Buenavista del Norte.

Per realizzare questo ambizioso obiettivo, l’ITER ha richiesto un permesso di ricerca geotermica nell’area conosciuta come permesso di ricerca Llano Grande, coprendo visivamente i punti di unione tra i comuni. La richiesta è stata accettata dalla Direzione Generale dell’Energia, aprendo la strada per l’indagine e l’esplorazione delle risorse geotermiche in questa zona.

La proposta dell’ITER prevede un piano triennale per esplorare e valutare la risorsa geotermica. La prima fase iniziale consiste in un’indagine preliminare che si basa su campagne di telerilevamento di immagini termiche e studi vulcanostrutturali e idrogeochimici. Questo fornirà una panoramica iniziale delle potenzialità dell’area.

Il secondo anno sarà dedicato alla ricerca di dettaglio, comprendente campagne di geochimica di gas e volatili in superficie. I risultati di questa fase saranno fondamentali per definire l’ubicazione delle sonde geotermiche del gradiente iniziale e, di conseguenza, per pianificare la fase successiva, che riguarda l’area di perforazione.

Una delle principali sfide di questa iniziativa riguarda la delicatezza dell’area proposta per l’indagine. Essa interessa terreni che ricadono in tre spazi naturali protetti: la Riserva Naturale Speciale Chinyero, il Parco Rurale di Teno e il Parco Naturale Corona Forestal. Pertanto, la ricerca dovrà essere condotta con estrema cautela, assicurando che non si verifichino impatti ambientali negativi.

L’impegno dell’ITER nella promozione della geotermia si unisce a quello di numerose aziende private, come Repsol a Tenerife e Ramrey Energy a Lanzarote, che stanno conducendo attività simili di ricerca ed esplorazione per scoprire se sia possibile generare energia attraverso la geotermia ad alta entalpia. L’opportunità di riconvertire diverse reti minerarie alla Palma e Gran Canaria offre un ulteriore spazio per sviluppare queste indagini e apre le porte a un futuro sostenibile basato su fonti energetiche pulite e rinnovabili.

Tenerife sta dimostrando un impegno deciso nell’innovazione e nella sostenibilità energetica. L’evoluzione della geotermia come fonte promettente di energia rinnovabile rappresenta un passo significativo verso un futuro più verde e rispettoso dell’ambiente. Con il sostegno di istituzioni pubbliche e aziende private, l’arcipelago sta aprendo la strada a nuove opportunità per sfruttare il suo potenziale geotermico e plasmare un futuro più sostenibile per le generazioni a venire.

La Direzione Generale dell’Energia ha accettato di trattare la richiesta di concessione all’ente pubblico del permesso di ricerca geotermica in tale area. Nella tempistica di avvio di un impianto geotermico, questa è la prima fase, per verificare se ci sono davvero risorse sufficienti per il suo sfruttamento. Poi arriva la fase di esplorazione , dove la perforazione è obbligatoria e, infine, lo sfruttamento . 


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