Involcan rileva altri 200 nuovi terremoti sul Teide
Aggiornamento sull’attività sismica nei pressi del Teide
Dopo gli sciami sismici rilevati nelle prime ore di giovedì nelle vicinanze del Teide, l’Istituto Vulcanologico delle Isole Canarie (Involcan) ha registrato ulteriori 200 terremoti di bassa magnitudo nella stessa area. L’ente attribuisce questi eventi all’“iniezione di fluidi di origine magmatica” nel sottostante sistema vulcanico-idrotermale, come riportato attraverso i propri canali social.
Tuttavia, Involcan precisa che questi fenomeni non indicano un aumento della probabilità di un’eruzione vulcanica a Tenerife nel breve e medio termine.
Dettagli dell’attività sismica
Dopo gli sciami sismici di giovedì mattina, la Rete Sismica delle Canarie ha registrato circa altri 80 terremoti nella giornata, tutti di bassa magnitudo. La maggior parte degli eventi è stata rilevata tra le 21:00 e le 23:00 del 14 novembre 2024, localizzati a sud-ovest della caldera di Las Cañadas, con ipocentri a una profondità compresa tra 5 e 10 chilometri. La magnitudo massima registrata è stata di 1,3.
L’attività sismica è proseguita anche venerdì. Tra la mezzanotte e le 14:00 del 15 novembre 2024, sono stati rilevati almeno altri 124 terremoti, portando il totale degli eventi recenti a un numero significativo.
Contesto vulcanologico
Secondo Involcan, questi fenomeni, insieme ad altri parametri geochimici, evidenziano una pressurizzazione del sistema vulcanico-idrotermale di Tenerife in atto dal 2016. Questo processo è legato all’iniezione di fluidi magmatici nel sistema vulcanico sottostante e rappresenta un’attività monitorata attentamente dagli esperti.
Tenerife come isola vulcanicamente attiva
Involcan ricorda che Tenerife è un’isola vulcanicamente attiva, con una probabilità stimata di un’eruzione vulcanica nei prossimi 50 anni pari al 39,35%. L’istituto continuerà a vigilare sull’evoluzione dell’attività sismica, in particolare nelle vicinanze del Pico Viejo, fornendo aggiornamenti in caso di variazioni significative.
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