Il trekking che devi assolutamente fare quest’estate


Il trekking che devi assolutamente fare quest’estate

Ci sono itinerari che non si percorrono soltanto con i piedi, ma con l’anima. Cammini che non si attraversano semplicemente, ma che si vivono in profondità, passo dopo passo. Uno di questi si trova a La Gomera, nelle profondità del Parco Nazionale di Garajonay, dove la natura non è solo scenario, ma protagonista e custode di storie antiche.

Un ingresso nel regno della laurisilva

L’avventura comincia nel punto chiamato El Contadero, nel comune di Hermigua, a nord dell’isola. Qui, dove un tempo si contava la legna abbattuta nella foresta, oggi si entra in un mondo sospeso tra realtà e fiaba. Il sentiero, lungo circa 6 chilometri con un dislivello medio di 550 metri, si snoda tra piste forestali e tratti più intimi, stretti tra vegetazione fitta e ombrosa. È un percorso ideale per escursionisti di livello intermedio, con una durata media di tre ore e mezza.

Fin dai primi passi, la foresta ti avvolge. La brughiera iniziale lascia spazio a una vegetazione che si fa via via più densa, misteriosa, quasi magica. La nebbia, trascinata quotidianamente dagli alisei delle Canarie, si insinua tra i rami, carezza i tronchi e si trasforma in acqua grazie all’azione silenziosa degli alberi: il viñátigo, il til, l’alloro delle Canarie. Sono loro i veri artefici di questa foresta, capaci di catturare l’umidità e nutrire il sottobosco di felci e muschio brillante.

Una lezione di ecologia e memoria

Ogni curva del sentiero è una finestra sulla storia geologica, climatica e umana dell’isola. Si incontrano antiche miniere di carbone, terrazze agricole abbandonate, muretti a secco che parlano di una quotidianità ormai scomparsa, ma ancora viva nella memoria del paesaggio. Camminare qui non è solo immergersi nella natura, ma anche toccare con mano il legame profondo tra uomo e ambiente, in una convivenza fatta di rispetto, fatica e dipendenza reciproca.

La foresta di Garajonay, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, rappresenta uno degli ultimi esempi di laurisilva primigenia, una tipologia di bosco umido che, milioni di anni fa, copriva vasti territori del bacino del Mediterraneo. Oggi, sopravvive solo in rare enclavi come questa, grazie al clima particolare e agli influssi degli alisei.

La ricompensa: il Chorro de El Cedro

Al termine della salita, lo sforzo trova la sua più alta ricompensa: il Chorro de El Cedro, una cascata di 150 metri che scorre con costanza durante tutto l’anno. Lo scroscio dell’acqua rompe il silenzio ovattato della foresta, regalando una sinfonia naturale che invita alla contemplazione. Qui, il tempo rallenta, l’aria si fa più fresca e l’anima si riempie di un senso di pace profonda.

Ma la cascata non è solo spettacolo: è anche risorsa vitale. Le sue acque alimentano i bacini che irrigano la fertile valle di Hermigua, permettendo all’agricoltura locale di resistere anche nei mesi più secchi. Questo equilibrio delicato tra bellezza e funzione rende il luogo ancora più prezioso, un esempio tangibile di sostenibilità naturale.

Il trekking che devi assolutamente fare quest’estate, un luogo con un’anima

Poco prima di raggiungere la cascata, una deviazione conduce a un piccolo eremo nascosto tra gli alberi. Costruito nel 1935 da una governante inglese, l’Eremo di El Cedro rappresenta un angolo di spiritualità e storia incastonato nella foresta. Ogni anno, ad agosto, questo luogo si anima con una festa tradizionale che unisce la popolazione locale in un rito di devozione e memoria.

Camminare lungo questo sentiero significa molto più che godere di un paesaggio incantevole: significa entrare in contatto con un ecosistema millenario, con le tracce dell’uomo che l’ha abitato e rispettato, con la spiritualità che ancora oggi permea ogni angolo di questo bosco incantato.

Un’esperienza per i sensi e per lo spirito

Il sentiero di El Cedro non è solo una meta escursionistica: è un viaggio immersivo nella biodiversità, nella cultura e nella storia di La Gomera. Ogni passo è un dialogo silenzioso con la terra, ogni respiro è un invito alla consapevolezza. È un cammino per chi cerca il silenzio, per chi ama ascoltare la voce della natura e per chi vuole riscoprire un modo di vivere più autentico.

Un luogo da scoprire, da rispettare, e soprattutto da sentire.

Il trekking che devi assolutamente fare quest’estate


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