Il Dragón Azul arriva a Tenerife
L’Ayuntamiento di Granadilla de Abona informa gli utenti della presenza di esemplari a El Médano e Leocadio Machado.
Il Comune di Granadilla de Abona, situato nella zona meridionale di Tenerife, ha recentemente emesso un avviso per i bagnanti e i frequentatori delle spiagge di El Médano e Leocadio Machado, in seguito all’avvistamento di esemplari di Dragone Blu (Glaucus atlanticus). Questa rara specie di mollusco marino, sebbene affascinante per il suo aspetto, può rappresentare un pericolo a causa delle tossine che rilascia al contatto. Per sensibilizzare la popolazione e prevenire incidenti, l’amministrazione ha deciso di affiancare alla tradizionale bandiera gialla anche la bandiera viola, che segnala la presenza di fauna marina potenzialmente pericolosa.
Attualmente, non è stata presa la decisione di chiudere completamente le spiagge, ma le autorità locali hanno preferito adottare un approccio di massima precauzione, invitando i bagnanti a prestare attenzione e a seguire le istruzioni fornite dagli operatori di sicurezza. L’avviso, pur non imponendo il divieto di balneazione, raccomanda fortemente di evitare il contatto con l’acqua fino a nuovo ordine, per scongiurare il rischio di incidenti.
Il Dragone Blu è noto non solo per il suo aspetto straordinario, caratterizzato da un colore blu brillante che lo rende facilmente riconoscibile, ma anche per il suo potente veleno, derivato dalla sua alimentazione a base di meduse, in particolare la pericolosa caravella portoghese (Physalia physalis). Il veleno del Dragone Blu può provocare gravi irritazioni cutanee e reazioni allergiche, rendendolo una minaccia per i bagnanti che dovessero inavvertitamente entrare in contatto con esso.
La presenza di questa specie nelle acque delle Canarie è un fenomeno raro, ma nelle ultime settimane si è registrato un incremento degli avvistamenti lungo la costa di Tenerife. Le cause di questo aumento non sono ancora del tutto chiare, ma potrebbero essere legate a fattori ambientali come cambiamenti nelle correnti marine o nella temperatura dell’acqua. Le autorità continuano a monitorare la situazione e forniranno ulteriori aggiornamenti non appena sarà necessario.
Nel frattempo, si raccomanda a tutti i frequentatori delle spiagge di rimanere informati sugli sviluppi, di evitare l’ingresso in mare e di segnalare immediatamente alle autorità eventuali avvistamenti di Dragone Blu o altre specie marine pericolose.
Il Dragone Blu (Glaucus atlanticus) raggiunge una lunghezza massima di 3 cm. Il suo corpo presenta una colorazione blu brillante e bianca nella parte ventrale, rivolta verso la superficie dell’acqua, mentre la zona dorsale, rivolta verso il fondale, è argentata. Questa colorazione funziona come un efficace camuffamento contro i predatori sia da sopra che da sotto. I cerata, strutture allungate particolarmente sviluppate, fungono da supporto e sono dello stesso colore del corpo, disposti in coppie. Questa specie può essere confusa con la Glaucilla marginata, da cui si differenzia per il numero e la disposizione dei cerata: in G. marginata sono organizzati in più file, mentre in G. atlanticus sono riuniti in tre coppie. Il Dragone Blu è dotato di un potente veleno che utilizza per cacciare le sue prede.