Hacienda monitora i social media per scovare i truffatori
Come l’Agenzia delle Entrate (Hacienda) Combatte le Nuove Forme di Evasione Fiscale: focus su Social, affitti turistici e criptovalute
L’Agenzia delle Entrate spagnola (Hacienda), in risposta al crescente fenomeno dell’evasione fiscale legata alle nuove modalità di economia digitale, ha intensificato i controlli e affinato le strategie investigative, con particolare attenzione agli ambiti di crescente rilevanza: Social, gli affitti turistici irregolari e le transazioni in criptovalute.
Stile di vita di lusso e redditi incongruenti: sotto la lente dell’Agenzia delle Entrate
Nel contesto della campagna fiscale 2025, l’Agenzia delle Entrate spagnola ha avviato un’intensificazione dei controlli nei confronti di soggetti che ostentano un tenore di vita elevato, pur dichiarando redditi e patrimoni non coerenti con il loro stile di vita.
“Si tratta di persone che conducono esistenze all’insegna del lusso, pur non giustificando legalmente tali disponibilità economiche. In alcuni casi, esiste il sospetto che possano essere coinvolte in attività criminali, come il traffico di droga o altre forme di economia sommersa,” spiega un funzionario incaricato delle indagini.
Verifica della coerenza patrimoniale e monitoraggio digitale
L’obiettivo dell’Agenzia non si limita al mero accertamento fiscale: mira anche a contrastare attivamente le pratiche illegali e le condotte illecite associate all’occultamento di redditi, all’autoriciclaggio o all’impiego di fondi di provenienza illecita. In questo senso, si sta procedendo a una stretta sistematica nei confronti di chi ostenta beni di lusso — come auto di alta gamma, vacanze esclusive, proprietà di prestigio o consumi sproporzionati — in assenza di una dichiarazione fiscale congruente.
Uno degli strumenti più innovativi adottati in questa campagna di accertamenti è il monitoraggio dei social media. Le piattaforme digitali, infatti, sono sempre più utilizzate dagli utenti per condividere aspetti della propria vita privata, inclusi viaggi, acquisti e momenti di svago che, se in contrasto con quanto dichiarato al fisco, possono costituire indizi di evasione fiscale.
Le autorità fiscali analizzano quindi contenuti pubblicati su Instagram, TikTok, Facebook e altre piattaforme, incrociando queste informazioni con i dati ufficiali di reddito e patrimonio, al fine di individuare situazioni sospette. In presenza di evidenti discrepanze, vengono avviati procedimenti di verifica e, se necessario, sanzioni amministrative o segnalazioni alla magistratura.
Affitti turistici non dichiarati: focus sul mercato nero degli alloggi
Uno dei fronti principali dell’attività ispettiva riguarda il mercato sommerso degli appartamenti turistici, in particolare nelle località a forte attrattiva turistica. Gli ispettori stanno analizzando attentamente le piattaforme online di affitto a breve termine, incrociando i dati disponibili con le informazioni provenienti dai registri delle Comunità Autonome e dei Comuni. Questi registri, infatti, richiedono la registrazione formale delle attività turistiche e consentono all’Agenzia di individuare rapidamente eventuali incongruenze.
Un caso tipico è quello di appartamenti situati in zone centrali, offerti a tariffe elevate — ad esempio 200 euro a notte — e occupati per l’intero mese. In molti casi, questi alloggi non risultano regolarmente dichiarati come attività turistica, né a livello locale né nazionale. Secondo José María, un funzionario dell’Agenzia, gli strumenti d’indagine oggi disponibili permettono di rilevare molte di queste situazioni: “Utilizziamo dati provenienti dalle principali piattaforme di affitto online, incrociati con quelli in possesso delle autorità locali. Questo ci consente di rilevare chi opera al di fuori della legalità e avviare le dovute azioni correttive.”
Criptovalute e banche digitali: il nuovo fronte della frode fiscale
Parallelamente, l’Agenzia delle Entrate sta affrontando una sfida ancora più complessa: quella rappresentata dalle criptovalute e dalle nuove istituzioni finanziarie digitali. In questo contesto, la tracciabilità dei movimenti finanziari diventa estremamente difficile, a causa della natura decentralizzata e spesso anonima delle transazioni. Le criptovalute consentono di trasferire somme ingenti in pochi secondi, eludendo i circuiti tradizionali di controllo bancario.
Molti soggetti utilizzano queste tecnologie per ottenere profitti — ad esempio attraverso la compravendita di asset digitali — senza dichiararli al fisco. Secondo gli ispettori fiscali, “si tratta di un ambito in continua evoluzione, tecnicamente complesso e difficile da monitorare con i mezzi tradizionali.”
Tuttavia, le autorità fiscali non sono rimaste inerti. Sono già in corso iniziative di cooperazione internazionale con altre agenzie fiscali, oltre allo sviluppo di strumenti informatici avanzati per l’analisi dei wallet digitali e la tracciabilità delle transazioni blockchain. Inoltre, con le nuove normative europee e l’obbligo di comunicazione per gli exchange di criptovalute, l’Agenzia punta a colmare rapidamente il gap normativo ed operativo.
Verso una strategia fiscale integrata e digitale
Il contrasto all’evasione fiscale passa oggi necessariamente per una trasformazione digitale dell’attività di controllo. L’obiettivo di Hacienda è costruire un sistema integrato, basato su collaborazione interistituzionale, analisi dati avanzata e aggiornamenti normativi costanti, capace di affrontare non solo le forme tradizionali di evasione, ma anche le nuove modalità legate all’economia digitale.
Concludendo, l’evoluzione delle strategie fiscali non è solo una risposta alle frodi emergenti, ma un passo necessario per garantire equità, trasparenza e sostenibilità nel sistema economico spagnolo.