Frontex revoca la sospensione delle operazioni anti-immigrazione


Frontex revoca la sospensione delle operazioni anti-immigrazione

Dopo cinque giorni di “sospensione temporanea”, Frontex e il Ministero degli Interni hanno finalizzato un accordo per continuare l’operazione contro l’immigrazione in Spagna. La disputa su “questioni tecniche” che aveva minacciato il ritiro dell’organismo comunitario è stata risolta. Il nodo principale riguardava la resistenza spagnola a cedere la proprietà e la responsabilità dei dati personali degli immigrati.

Il Ministero dell’Interno e Frontex hanno firmato i piani operativi lunedì per le operazioni congiunte del 2024, sia nel Mediterraneo occidentale, conosciuto come Indalo, sia nelle Isole Canarie. Questo segna il ripristino della collaborazione con Frontex, con cui la Spagna mantiene da tempo una stretta cooperazione sull’immigrazione irregolare.

Le preoccupazioni sul ritiro di Frontex hanno coinvolto anche il governo delle Isole Canarie, che ha inviato una lettera per chiarire i negoziati con l’agenzia e dissipare dubbi sul suo ritiro dalla Spagna.

La firma del piano operativo proposto da Frontex è stata ritardata a causa di un disaccordo sulla protezione dei dati con le autorità spagnole. Di conseguenza, l’Operazione Indalo è stata sospesa, ma la sorveglianza delle frontiere nazionali è continuata regolarmente.

Il ministro degli Interni ha spiegato che il disaccordo con Frontex era di natura “tecnica”, non “operativa”, e si è espresso fiducioso che sarebbe stato risolto rapidamente. Frontex ha smentito l’idea di lasciare la Spagna, ribadendo l’apprezzamento per la cooperazione con il paese.

Secondo Frontex, i negoziati sui piani operativi richiedono tempo per garantire un accordo approfondito e adattato alle esigenze dello Stato membro e agli obiettivi dell’agenzia. La collaborazione con la Spagna rimane cruciale, estendendosi a diverse operazioni.


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