Come registrare un lavoratore domestico


Come registrare un lavoratore domestico

Dal 2022, con la pubblicazione del Regio Decreto 16/22 del 6 settembre, questi lavoratori hanno ottenuto gli stessi diritti lavorativi degli altri lavoratori, comprese ferie, indennità di licenziamento e condizioni per ottenere una pensione contributiva. Sono necessari 37 anni di contributi per poter andare in pensione a 66 anni.

Non importa se la domestica viene a casa tua solo per poche ore, come accade in migliaia di case, o se lavora a tempo pieno. In ogni caso, è obbligatorio iscriverla alla Previdenza Sociale con le basi contributive stabilite. Nei contratti di durata inferiore alle 60 ore, la legge stabilisce che non si può chiedere al lavoratore di farsi carico dei propri obblighi di iscrizione alla Previdenza Sociale; sarà la persona o l’azienda che lo impiega a dover eseguire tale procedura.

“Ogni volta che una persona presta servizi domestici a domicilio in cambio di uno stipendio, è obbligatorio registrare il lavoratore, indipendentemente dal numero di ore di lavoro giornaliere o settimanali”, spiegano dalla Previdenza Sociale. “Se la persona presta servizi in più case, ciascun datore di lavoro deve procedere alla registrazione in modo indipendente.”

Come registrare un lavoratore domestico

Fortunatamente, il lavoratore domestico può essere iscritto al Sistema Speciale per i Lavoratori Domestici senza doversi recare agli uffici della Previdenza Sociale. La procedura è online e si effettua attraverso il portale Import@ss. È necessario disporre di uno dei metodi di identificazione digitale convalidati dall’amministrazione: DNI elettronico, certificato digitale o Cl@ve.

Secondo la Previdenza Sociale, la registrazione e l’iscrizione devono essere effettuate al massimo 60 giorni prima che il lavoratore domestico inizi la sua attività a casa; fuori termine vi sarà l’obbligo di pagamento dall’inizio dell’attività, indipendentemente dalla differenza tra la data di inizio effettiva dell’attività e quella ufficiale.

Per l’affiliazione sono necessarie alcune informazioni sul lavoratore e sul datore di lavoro: nome completo, carta d’identità e data di nascita. Devono essere indicati esattamente la data di inizio dell’attività, la tipologia di contratto (a tempo indeterminato o a tempo determinato), la giornata lavorativa (intera o parziale), la retribuzione concordata tra le parti, il numero delle indennità extra, le ferie e la tipologia dell’operazione (pagamento in natura o bonifico bancario).

Inoltre, la Previdenza Sociale richiede di indicare il luogo in cui si svolgerà l’attività (nella maggior parte dei casi, un’abitazione) e la compagnia di assicurazione o mutua di cui beneficerà il lavoratore. Infine, è necessario indicare il conto bancario su cui verranno addebitati i contributi previdenziali.


Lingua/ Idioma/ Language»