Canarie e Stato chiudono accordo sui minori migranti
Il governo della Spagna e quello delle Isole Canarie hanno concluso un accordo per la distribuzione obbligatoria dei minori migranti non accompagnati tra le comunità autonome. “Il testo è chiuso”, confermano fonti dell’Esecutivo regionale. La proposta, che dovrà essere approvata dal Consiglio dei Ministri e dalle Cortes, prevede una riforma della Legge sull’Immigrazione per consentire allo Stato di intervenire durante periodi di intensi flussi di arrivi di bambini e adolescenti nell’Arcipelago e nelle città di Ceuta e Melilla.
Lo Stato e la comunità autonoma hanno già definito il contenuto dell’accordo, “dopo settimane di lavoro quotidiano”, come ha sottolineato il ministro delle Politiche Territoriali, Ángel Víctor Torres. Tuttavia, non è ancora noto quando inizierà ad essere applicato. Secondo Torres, ora inizia la seconda fase, che consiste nell’ottenere il sostegno dei diversi gruppi politici del Congresso dei Deputati.
La rete di accoglienza dei minori rappresenta da mesi il punto critico nella gestione dell’immigrazione alle Canarie. Attualmente, la comunità autonoma protegge più di 5.500 ragazzi e ragazze in 80 strutture. La situazione di emergenza dichiarata dal Ministero della Migrazione consente di aprire rapidamente nuove risorse in base agli arrivi, secondo il Dipartimento della Previdenza Sociale delle Isole Canarie.
Nei primi nove giorni di giugno, sono arrivati nell’Arcipelago 200 minori non accompagnati. Solo questo fine settimana, il soccorso marittimo ha salvato 808 persone che viaggiavano su barche e canoe verso le isole.
Il patto concluso martedì tra il governo delle Canarie e quello centrale verrà applicato quando le risorse dell’Arcipelago supereranno il 150% della loro capacità.
La prima opzione “sarà sempre la collaborazione solidale delle comunità”, hanno precisato fonti vicine al negoziato. Quando l’affidamento volontario non funziona, come è successo finora, lo Stato può stabilire un ricollocamento obbligatorio sulla base di parametri preventivamente concordati con le autonomie, che riceveranno fondi per la cura dei minori.
Canarie e Stato chiudono accordo sui minori migranti, anche se il contenuto di questo patto non è stato ancora rivelato, il presidente del governo delle Isole Canarie, Fernando Clavijo, ha suggerito che i test di determinazione dell’età vengano effettuati nelle comunità di destinazione. Una proposta che il procuratore capo delle Isole Canarie, María Farnés, ha definito rischiosa: “Mi sembra molto pericolosa perché perdiamo di vista il minore, soprattutto quando si possono mettere qui i mezzi per farlo rapidamente”.
Martedì prossimo, le Comunità Autonome si incontreranno con il Ministero della Gioventù in una conferenza settoriale per concordare una nuova distribuzione dei minori migranti non accompagnati provenienti dalle Isole Canarie, al fine di alleggerire la rete di accoglienza, che è “sovraccarica”.
Durante l’incontro si cercherà di raggiungere un accordo in seguito alla proposta avanzata dal Governo il 24 aprile nella Commissione settoriale di trasferire 300 minori dalle Isole Canarie e 100 da Ceuta, per i quali è previsto uno stanziamento di 30 milioni di euro.