Agricoltori di Tenerife in strada con i trattori dopo il carnevale


Agricoltori di Tenerife in strada con i trattori dopo il carnevale

Le organizzazioni professionali rappresentate nelle isole, COAG, Asaga, UPA e Palca, si sono riunite sabato 24 per esprimere la loro insoddisfazione per la situazione nelle campagne locali con proteste nei due capoluoghi di provincia

Tenerife non resterà indifferente alle proteste degli agricoltori e allevatori provenienti da altre regioni della Spagna e dall’Unione Europea, che stanno cercando soluzioni rapide ed efficaci per affrontare la crisi che sta colpendo il settore agricolo in tutta l’Unione. La prima manifestazione, con la partecipazione dei trattori, si terrà dopo il carnevale, il 24 febbraio. Questa data è stata scelta dalle quattro principali organizzazioni professionali agricole (OPA) delle Canarie, che rappresentano sia l’arcipelago che l’intero Paese: COAG, Asaga-Asaja, UPA e Palca-Unión de Uniones.

Secondo fonti del settore, il giorno della grande protesta è già stato fissato, e è probabile che i luoghi scelti per le manifestazioni saranno le due principali città delle Canarie, dove verranno portati macchinari e trattori. Questa decisione dimostra che le Canarie, pur rispondendo con un certo ritardo agli appelli della Penisola e evitando di celebrare il Carnevale, stanno comunque chiedendo soluzioni urgenti e praticabili per affrontare i molteplici problemi che stanno gravando pesantemente sulla redditività del settore agricolo.

Nell’arcipelago, questa protesta coincide con la crisi che sta affrontando la principale attività agricola, la coltivazione delle banane, a causa di una sovrapproduzione nel 2023 e dei problemi simili all’inizio del 2024, che hanno causato prezzi molto bassi per i produttori e ingenti perdite di reddito. Questa crisi si è manifestata anche con la distruzione di oltre 20 milioni di chili di banane lo scorso anno.

La determinazione delle OPA delle Canarie è stata evidente durante gli incontri di mercoledì con il Governo autonomo, dove i rappresentanti agricoli hanno discusso le possibili soluzioni per affrontare la situazione critica del settore, rispondendo all’appello urgente del presidente delle Canarie, Fernando Clavijo, e del consigliere comunale, Narvay Quintero.

Secondo quanto riferito dalle fonti consultate, una delle richieste principali degli agricoltori e degli allevatori riguarda la dichiarazione dello stato di emergenza idrica e la creazione di un tavolo di analisi per affrontare le questioni legate alla siccità nelle campagne.

Oltre a questo, considerando la situazione attuale della coltura predominante nelle isole, la banana, si sta discutendo l’adozione di misure di controllo della produzione di questo frutto, probabilmente attraverso la limitazione delle aree coltivate e la definizione di una resa massima per ettaro per accedere agli aiuti diretti del Posei (0,30 euro al chilo), finanziati interamente dall’UE per un totale di 141,1 milioni di euro all’anno.

Le organizzazioni agricole vogliono stabilire una resa massima compresa tra 60.000 e 70.000 chili per ettaro per poter ricevere questi sussidi. Le richieste degli agricoltori e degli allevatori saranno raccolte in un rapporto o manifesto attualmente in fase di elaborazione e che sarà approvato dalle quattro organizzazioni nelle prossime settimane. Questo documento costituirà la base delle rivendicazioni che giustificano la mobilitazione generale prevista per il 24 febbraio alle Canarie.

Annunciato questo mercoledì dall’esecutivo di Tenerife

Nella dichiarazione emessa al termine della riunione tenutasi mercoledì e presieduta dal presidente delle Isole Canarie, Fernando Clavijo, è stato specificato che tra gli accordi raggiunti figura la richiesta di un incontro urgente con il commissario europeo, al fine di difendere davanti all’Europa le peculiarità delle Canarie come regione ultraperiferica (ORP).

“Per le Isole Canarie, essendo una regione ultraperiferica, è più difficile produrre e se, oltre a queste difficoltà, il settore primario viene soffocato, smette di essere competitivo e muore”, ha aggiunto Clavijo. Per tale motivo, “abbiamo adottato la proposta di difendere l’applicazione di clausole speculari negli accordi commerciali con i paesi esterni all’Unione, i cui prodotti competono ingiustamente con la produzione locale, e di ridurre la burocratizzazione”, ha spiegato.

Narvay Quintero, responsabile dell’Agricoltura, dell’Allevamento, della Pesca e della Sovranità Alimentare, presente all’incontro, ha spiegato che, in seguito a questa riunione, l’Esecutivo delle Canarie si impegna innanzitutto a creare una tabella sulla siccità con i rappresentanti delle diverse amministrazioni pubbliche e degli attori coinvolti, “perché, data la scarsità delle risorse idriche, è necessario lavorare in modo coordinato per realizzare una pianificazione idrologica e promuovere l’uso delle acque dissalate e rigenerate”, ha sottolineato.

Si è inoltre discusso del trasferimento delle risorse eccedenti dalla REA al programma di aiuti Posei, come avvenuto nella scorsa campagna, per evitare la restituzione dei fondi all’Europa; dell’adozione di misure per promuovere l’attività agricola nelle aree di fascia media e incoraggiare il pascolo, e dell’intensificazione dei controlli su vaste aree nel quadro della legge sulla catena alimentare, per affrontare, tra le altre questioni, i termini di pagamento ai produttori.

Inoltre, su richiesta del settore, sarà esaminata la possibilità di aumentare con fondi propri la dotazione finanziaria del Piano strategico della Politica Agricola Comune (PAC), il PEPAC (2021-27), che sostituisce il PDR, al fine di consentirgli di raggiungere l’importo totale del precedente programma, quello del settennio 2014-20.


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