11 proposte per esplorare l’energia geotermica
L’IDAE ammette 11 proposte nelle Isole Canarie per esplorare lo sfruttamento dell’energia geotermica
Le proposte selezionate alle Canarie si dividono in quattro per Tenerife, per un importo di 41 milioni di euro; sei per La Palma, con un budget di 47,6 milioni di euro;
L’Istituto per la diversificazione e il risparmio energetico (IDAE) ha reso pubblico l’elenco preliminare dei progetti volti a esplorare l’utilizzo dell’energia geotermica profonda. Tra le 14 proposte accettate, provenienti da un totale di 16 presentate, ben 11 riguardano le Isole Canarie.
Le informazioni divulgate sul sito dell’IDAE indicano che i finanziamenti proposti per le Isole Canarie ammontano a 102 milioni di euro, provenienti dai fondi Next Generation, corrispondenti all’85% dell’intero programma, il quale dispone di 120 milioni in totale. Questo importo è il doppio dei 60 milioni inizialmente destinati alle isole, come specificato nel regolamento del bando.
La distribuzione delle proposte selezionate alle Canarie è la seguente: quattro a Tenerife, con un importo di 41 milioni di euro; sei progetti a La Palma, con un budget di 47,6 milioni di euro; e uno a Gran Canaria, con un finanziamento di 13,3 milioni di euro.
Questi progetti coinvolgono consorzi composti da enti pubblici, tra cui l’Istituto Tecnologico delle Energie Rinnovabili (ITER), l’Istituto Vulcanologico delle Isole Canarie (Involcan), il Consiglio Insulare dell’Acqua di La Palma, la Società per la Promozione e lo Sviluppo Economico e Sociale di La Palma (Sodepal) e il Consiglio Energetico Insulare di Gran Canaria.
Repsol è promotore di due delle proposte selezionate nelle Isole Canarie, una a La Palma e un’altra a Tenerife, oltre a una terza a Madrid.
Nel settembre scorso, i comuni di Tenerife, La Palma e Gran Canaria hanno presentato consorzi pubblico-privati per richiedere il sostegno dell’IDAE. Una delle condizioni per beneficiare di questi aiuti è l’ottenimento dei diritti minerari nelle aree designate per la trivellazione o, almeno, la partecipazione al concorso indetto dal governo delle Isole Canarie.
Considerando la probabile dispersione dei fondi, i tre comuni hanno sottolineato l’importanza dell’unità d’azione e della partecipazione delle imprese private nei consorzi, seguendo l’esempio della società DISA.
Il bando di aiuto dell’IDAE mira a facilitare la preparazione di studi di fattibilità per valutare e analizzare il potenziale dei vari siti geotermici. Questi studi sono un passo preliminare e un supporto obiettivo nel processo decisionale per determinare le risorse necessarie per lo sfruttamento e le prospettive di successo. L’assistenza sarà fornita a fondo perduto, e l’IDAE, in qualità di gestore del programma, potrà anticipare i fondi per facilitare il finanziamento dei progetti. Le azioni agevolate dovranno essere completate entro il 30 giugno 2026.
L’IDAE sottolinea che, oltre ai criteri tecnici ed economici, nella valutazione delle candidature è stata presa in considerazione la collaborazione con il mondo imprenditoriale, le amministrazioni pubbliche e i centri tecnologici. Inoltre, sono stati valutati l’impatto socioeconomico nelle aree di transizione giusta, la sfida demografica e gli effetti diretti dell’eruzione vulcanica sull’isola di La Palma.
Le proposte con una maggiore riflessione sulla catena del valore e con migliori opportunità di formazione e qualificazione per i lavoratori legati all’energia geotermica profonda hanno ottenuto punteggi più alti.
L’IDAE evidenzia che l’energia geotermica “può contribuire due volte” agli obiettivi rinnovabili, ovvero per usi termici e per la produzione di elettricità, soprattutto in luoghi con temperature superiori a 100 gradi Celsius.
L’energia geotermica profonda è considerata una futura opzione di grande importanza e con elevate garanzie, grazie alla sua natura rinnovabile e alla capacità di fornire energia in modo continuativo con un elevato potenziale. In generale, si distinguono risorse geotermiche ad alta temperatura, con una temperatura superiore a 150 gradi, e risorse a media temperatura, con una temperatura compresa tra 100 e 150 gradi Celsius.
Nonostante le particolari caratteristiche della tecnologia geotermica, come i costi elevati e i rischi connessi alla definizione, localizzazione e disponibilità delle risorse, il territorio spagnolo presenta una struttura geologica “favorevole” alla presenza di risorse geotermiche nel sottosuolo. L’IDAE sottolinea che, grazie alla sua natura vulcanica, le Isole Canarie ospitano la più grande risorsa geotermica della Spagna nel loro sottosuolo, la quale potrebbe soddisfare gran parte del fabbisogno elettrico dell’arcipelago.
Oltre alle Isole Canarie, altre zone della Spagna con un notevole potenziale geotermico includono Almería, la zona di Vallés in Catalogna, Orense e Melilla, principalmente.
e uno a Gran Canaria, per 13,3 milioni di euro