Requisiti perché un immobile sia residenza abituale


Requisiti perché un immobile sia residenza abituale

Il concetto di residenza abituale è attualmente molto rilevante, specialmente alla luce dell’entrata in vigore della legge sull’edilizia abitativa. Per i proprietari di abitazioni di questo tipo, Hacienda prevede una serie di agevolazioni fiscali. Tuttavia, è fondamentale comprendere appieno cosa si intende per residenza abituale.

Il termine stesso “residenza abituale” offre una chiara indicazione del suo significato: si tratta delle abitazioni destinate al domicilio principale di una persona o di più persone, dove esse risiedono per la maggior parte dell’anno.

Nonostante questa definizione sembri inequivocabile, è importante considerare alcuni aspetti, soprattutto sotto il profilo fiscale, riguardanti ciò che Hacienda per l’amministrazione fiscale considera residenza abituale al fine di usufruire dei relativi vantaggi fiscali legati a questa tipologia di residenza.

Dal punto di vista fiscale, l’Agenzia statale per l’amministrazione fiscale (AEAT) offre una serie di detrazioni nella dichiarazione dei redditi per i proprietari di abitazioni, specialmente quando si tratta di costruzione o ristrutturazione della loro residenza principale.

Gli importi deducibili possono variare, la base massima sarà di 9.040 euro all’anno e sarà unica per gli importi investiti nella residenza abituale, sia acquisizione, riabilitazione, costruzione o ampliamento, e 12.080 euro nel caso di realizzazione di lavori e impianti per l’adeguamento della residenza abituale per invalidità.

Affinché un’abitazione possa essere considerata residenza abituale e godere di tali agevolazioni, il Ministero del Tesoro stabilisce requisiti specifici:

  1. L’immobile deve fungere da residenza del contribuente per un periodo continuativo di almeno 3 anni. Questo requisito è valido anche se il periodo non è trascorso per motivi come la morte o eventi che comportano un cambio di indirizzo, come il lavoro, il matrimonio, la separazione o altre circostanze giustificate.
  2. L’abitazione deve essere effettivamente e stabilmente abitata entro 12 mesi dall’acquisizione o dalla conclusione dei lavori di costruzione o ristrutturazione.

Al fine di prevenire eventuali frodi fiscali, specialmente da parte di coloro che possiedono anche una seconda residenza, l’Erario potrebbe effettuare controlli mirati per verificare che l’abitazione in questione sia effettivamente la residenza abituale del contribuente. Questi controlli possono includere richieste di informazioni sulla registrazione dell’abitazione, la presentazione di fatture e qualsiasi altra documentazione ritenuta opportuna.


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