L’Unione Europea intende porre fine alla possibilità per i trasgressori di un paese dell’UE di eludere le conseguenze dei propri atti e di guidare senza conseguenze negli altri Stati membri. Una misura proposta per raggiungere questo obiettivo è il ritiro della patente di guida.
Molti conducenti hanno l’impressione che, quando si trovano a guidare al di fuori del loro paese di origine, possano commettere infrazioni senza conseguenze. Fino ad ora, questa percezione sembra essere fondata. Inoltre, secondo i dati forniti dall’Unione Europea, circa il 40% delle violazioni commesse da “non residenti” in un paese dell’UE rimangono senza effetto, sia perché il conducente non può essere identificato, sia perché, se identificato, non può essere punito.
In Spagna, ad esempio, secondo i dati della DGT, più di 250.000 conducenti sono stati multati per aver violato le norme stradali. Tuttavia, molti di questi verbali non sono stati notificati ai trasgressori, creando un vuoto legale per molti di loro.
IL PIANO UE: RITIRO DELLA PATENTE
La Commissione Europea ha presentato una proposta per rendere efficace il ritiro della patente di guida per gravi infrazioni in tutti i Paesi dell’Unione Europea. L’obiettivo è assicurarsi che un trasgressore non possa guidare impunemente in altri Paesi dell’UE se è stato sanzionato con la sospensione del permesso di guida per più di un mese in uno degli Stati membri.
Secondo la proposta di Bruxelles, quando le autorità di un Paese dell’UE infliggono il ritiro della patente di guida a un trasgressore non residente per una durata superiore a un mese, tale sanzione deve essere immediatamente comunicata alle autorità del Paese che ha rilasciato la patente, affinché possano applicare la stessa sanzione.
La nuova norma prevede anche deroghe, in modo che un’autorità possa rifiutare la richiesta di sospensione della patente, ad esempio nei casi in cui il reato sanzionato non sia punito con la stessa severità nello Stato membro che ha rilasciato la patente.