Nuova Legge sul Benessere Animale, quali animali non si potranno più tenere in casa?


La recente legge sul benessere degli animali impone restrizioni sul numero di animali domestici che possono essere tenuti in casa. È vietato superare determinati limiti stabiliti dalla legge. Coloro che violano queste disposizioni sono soggetti a pesanti sanzioni pecuniarie, che possono arrivare fino a 200.000 euro.

Dall’entrata in vigore della legge sul benessere degli animali il 28 marzo 2023, i proprietari di animali domestici dovranno prestare particolare attenzione alle specie che tengono in casa. La legge stabilisce dei divieti sulle specie che non possono essere considerate animali domestici.

L’obiettivo di tali regolamenti è proteggere e garantire i diritti e il benessere degli animali, sia domestici che selvatici, preservando la loro salute. La legge promuove la proprietà responsabile e la convivenza, sensibilizzando i cittadini sull’importanza di tutelare i diritti degli animali e combattere l’abbandono e il maltrattamento.

Le sanzioni per il mancato rispetto di questa legge variano da cinquecento a duecentomila euro, a seconda della gravità dell’infrazione. Inoltre, potrebbero essere applicate sospensioni delle licenze per il possesso di animali.

La Legge sul Benessere Animale prevede l’esistenza di un elenco, che sarà aggiornato dall’organo competente, contenente gli animali che possono essere tenuti in casa come animali da compagnia e le specie che, in nessun caso, possono essere considerate animali domestici. Il possesso di tali specie sarà motivo di sanzioni come sopra citate.

Quali animali non possono essere tenuti in casa?

La legge stabilisce che alcune specie non possono essere tenute come animali da compagnia poiché potrebbero rappresentare un pericolo per la conservazione della fauna selvatica minacciata. In particolare, la legge indica quanto segue:

  1. Artropodi, pesci e anfibi la cui puntura o veleno può costituire un grave rischio per l’incolumità fisica o la salute delle persone e degli animali.
  2. Rettili velenosi e tutte le specie di rettili che superano i due chilogrammi di peso in età adulta, ad eccezione dei cheloni.
  3. Tutti i primati.
  4. Mammiferi selvatici che superano i cinque chilogrammi di peso in età adulta.
  5. Specie già incluse in altre normative settoriali a livello statale o comunitario che ne vietano il possesso.

Per una maggiore chiarezza e un’ulteriore espansione di questi punti, è possibile fare riferimento al regio decreto 630/2013 che regola il catalogo spagnolo delle specie aliene invasive. Tale decreto stabilisce un elenco di specie che rappresentano un rischio per le specie autoctone, che comprende animali come roditori, tartarughe, maiali vietnamiti e ricci.

Di seguito è riportato un elenco degli animali inclusi in tale catalogo: 


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