Le Finestre di Güimar – Trekking Tenerife


Nel comune di Güimar esiste un “percorso” che in realtà è un acquedotto costruito per il passaggio del canale d’acqua. 
Non si tratta di un sentiero o di un percorso in quanto tale, ma di un’opera ingegneristica il cui unico scopo è il transito dell’acqua attraverso il canale. 

Attenzione: questo percorso non è approvato, che se si verifica una disgrazia e il 112 dovrà venire in aiuto agli escursionisti, questi dovranno pagare una bella somma ai soccorritori.

Questo percorso è scoraggiato dal consiglio comunale per due motivi: il pericolo di caduta e di crollo della galleria e si può essere accusati di una violazione, essendo il percorso parte di una proprietà privata.

Per raggiungere il punto di partenza, accederemo alla vecchia strada (TF-28) dalla città di Güimar. 

https://goo.gl/maps/T239H7hXQL2TrZ7t5

Da lì, dirigendoci verso sud, arriveremo al belvedere di Don Martín dove potremo godere di viste spettacolari. Poco oltre il belvedere troviamo sulla destra una strada asfaltata che altri non è che il sentiero Anocheza. Nel suo primo tratto è asfaltata e poi diventa sterrata. In basso sulla mappa hanno il punto esatto in cui inizia il canale, anche se conviene lasciare il mezzo (se non è un 4 x 4), in salita vicino al gruppo delle antenne di comunicazione.

Per riferimento, c’è subito un abete con un tubo sul lato sinistro. Poco prima c’è la partenza che coincide con la coordinata GPS sopra indicata. Prenderemo un sentiero a destra che ci porterà al canale. Il percorso sarà nella sua interezza seguendo la tajea e troveremo diverse gallerie di una certa lunghezza e prive di luce. Pertanto, è necessario portare con sé una torcia/lampada frontale.

La maggior parte del percorso ha finestre scavate nella roccia ogni pochi metri, da qui il famoso nome che gli hanno dato: “le 1000 finestre di Güimar”. All’inizio c’è un cavo d’acciaio lungo il muro che ci aiuta a tenere duro e ad avanzare in sicurezza.

La catena scomparirà appena prima del primo tunnel, dove c’è un escavatore caduto in un incidente nel 2005. Il mezzo è stato fissato al muro con diverse funi/catene per evitare che continuasse a cadere, data l’impossibilità di rimuoverlo da lì. In questo primo tunnel è necessario utilizzare la parte anteriore. Alla partenza la via continuerà attaccata alla parete, anche se in alcuni punti dovremo scendere e risalire per evitare sterpaglie o qualche altra frana. Attraversando diverse piccole gallerie, si raggiunge la parte più suggestiva del percorso. Qui la montagna fa un semicerchio che ci permette di vedere alcune finestre una di fronte all’altra. Dai fori scavati nella roccia verso l’orrido, c’è un’altezza notevole e lo spazio per muoversi è ridotto in alcuni punti.

Superato questo punto arriva la successiva galleria piuttosto stretta che inizia con una leggera curva. Sebbene la sua distanza sia inferiore alla prima che attraversiamo lungo il percorso, è un po’ più difficile da spostare. Continueremo a camminare fino a raggiungere un punto in cui avremo due opzioni:

A) A sinistra, un altro tunnel totalmente buio dal quale esce un tubo di plastica nera e all’interno del quale è presente una certa quantità di vapore acqueo che ci dà una sensazione di poca aria all’ingresso. È più lungo dei precedenti. Nella vernice sul tubo appare il testo “Las Coloradas”.

B) Proseguire dritto attraverso una galleria finestrata e quindi illuminata. Questa opzione è quella usata per calarsi in corda doppia o scendere il burrone di Badajoz.

Dobbiamo prendere la prima opzione, poiché l’altra è fare la discesa. All’uscita, in cima c’è un locale di cemento abbandonato che sicuramente serviva gli operai in passato. Continuiamo a camminare lungo la tajea fino a quando non vediamo una strada sterrata sulla nostra destra. Quindi, scenderemo su questa pista senza perdita fino all’asfalto. Ci lascerà di nuovo nella città di Güimar, quindi dovremo tornare all’auto iniziale con un altro veicolo. Il punto esatto in cui possiamo lasciare il secondo veicolo sarebbe: veicolo finale .

Durata

È un percorso molto pericoloso, quindi non possiamo consigliare di farlo (a parte il divieto che ha). Nel caso in cui corrano un rischio, raccomandiamo grande prudenza ed essere consapevoli di ciò che stiamo facendo. Le persone con vertigini si astengono. Prenota circa 3 ore senza contare il ritorno del veicolo da Güimar.

Ulteriori indicazioni e informazioni di interesse

Un elemento di interesse è l’impianto idroelettrico dismesso noto come La Hidro, che un tempo riforniva di elettricità metà del comune di Güimar, utilizzando l’energia prodotta da un notevole dislivello nella conduzione dell’acqua delle gallerie della zona.

E’ possibile percorrere l’ultima galleria verso la discesa del burrone (opzione B descritta nel primo tratto) e poi risalire il letto del burrone. Sul lato destro c’è un brutto sentiero che sale in cima a quella collina per collegarsi con un vecchio sentiero. Lungo questo sentiero possiamo scendere al famoso Hidro  e da lì raggiungere il quartiere di San Juan.

Indica che l’area appartiene al Paesaggio Protetto dei Sette Colli,  poiché la sua caratteristica principale è una serie di colline separate da forre inscatolate che si estendono dalla sommità al mare. La zona è spettacolare.

Se siamo appassionati o pratichiamo il parapendio, dovremmo sapere che le Laderas de Güimar sono state una delle prime aree di volo a Tenerife. Il punto di decollo si trova sulla pista di Anocheza, a un chilometro dal belvedere di Don Martín. In questo luogo si trova il monumento al parapendio dove si legge: « Tutti gli esseri umani sognano di volare alto e lontano oltre l’orizzonte, ma solo pochi ci arrivano. Alla memoria di Roman Grau Del Campo, che andò un giorno a volare oltre l’orizzonte di Güimar il 22-11-1940 ”. Si trova a 900 metri di altitudine ed è rivolto a Nord. Le migliori condizioni si verificano con gli alisei da nord con correnti termiche deboli.

Riferimenti

Wikipedia: Comune di Güimar
Wikipedia: Paesaggio protetto di Siete Lomas
Il canale delle Mille Finestre, una tragedia in atto?


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