Icod il terzo comune di Tenerife a limitare il consumo di acqua
Il sindaco di Icod de los Vinos, Javier Sierra, ha emesso un’ordinanza comunale che limita l’uso dell’acqua potabile in risposta alla dichiarazione di emergenza idrica del Consiglio dell’Isola, datata 1° marzo, dovuta alla siccità che ha colpito l’isola. Queste restrizioni, comunicate dal Consiglio comunale di Icod, mirano a garantire le risorse idriche e a raggiungere gli obiettivi di riduzione dei consumi.
Le misure includono limitazioni sull’irrigazione di giardini privati, frutteti, e aree verdi, ad eccezione dei casi di emergenza e delle nuove piantagioni. È vietato riempire piscine e fontane che non dispongono di sistemi di recupero o circuiti chiusi. Inoltre, è vietato l’uso dell’acqua potabile per riempire piscine rimovibili o gonfiabili e per il lavaggio di veicoli su strade pubbliche.
Il sindaco ha inoltre sottolineato il divieto di connessione tra reti idriche pubbliche e fonti d’acqua private, con la possibilità di interrompere l’erogazione in caso di violazione per motivi sanitari. La Polizia Locale e il personale dell’azienda idrica comunale sono incaricati di monitorare il rispetto delle disposizioni e di segnalare eventuali violazioni al Consiglio Comunale, che può prendere provvedimenti sanzionatori.
Attualmente, tre comuni di Tenerife, inclusa Icod, hanno imposto restrizioni sull’uso dell’acqua. Tuttavia, nessuno di questi comuni è una destinazione turistica. Nonostante ciò, la dichiarazione di emergenza idrica non menziona il settore turistico, anche se gli hotel possono consumare fino a quattro volte più acqua per cliente rispetto ai residenti.
Anche se il Cabildo ha pianificato lavori di desalinizzazione e campagne di sensibilizzazione per la popolazione, non sono ancora state richieste misure di riduzione del consumo d’acqua al settore turistico o ai comuni più popolati e turistici come Santa Cruz de Tenerife, La Laguna, Adeje e Arona.
