Dichiarazione dei Redditi nel 2023 date e novità


A partire dal 11 aprile tutti i cittadini che hanno percepito un reddito potranno consultare la propria bozza . Avrai tempo fino al 30 giugno compreso per confermarlo , nel caso in cui esca per rientrare o sia obbligato a presentarlo.

Questo il calendario del conto economico 2023:

  • Invia la dichiarazione online: dall’11 aprile al 30 giugno 2023.
  • Inviare la dichiarazione telefonicamente: dal 5 maggio al 30 giugno e sarà necessario fissare un appuntamento.
  • Presentare la dichiarazione di persona: dal 1 giugno al 30 giugno.

Chi è tenuto a presentare il Conto Economico?

Tutti i contribuenti che dichiarano il proprio reddito devono confermare la propria tratta tramite l’Ufficio Telematico dell’Agenzia delle Entrate , telefonicamente o di persona. Ora ci sono alcune persone che dovranno archiviarlo.

Pertanto, coloro il cui reddito risulta in dichiarazione superiore a 22.000 euro annui saranno tenuti a presentare il modello IRPF 100 . Inoltre, quelle persone che hanno percepito 15.000 euro l’anno da due o più pagatori , purché il secondo lo abbia fatto per un valore superiore a 1.500 euro .

Inoltre, tutti i lavoratori autonomi e quei cittadini che hanno percepito redditi patrimoniali o da capitale mobiliare superiori a 1.600 euro annui. Saranno infine richiesti coloro che percepiscono almeno 1.000 euro lordi di reddito mobiliare imputato, rendite da buoni del tesoro o contributi legati all’acquisto di alloggi a prezzo agevolato o periziato.

sanzioni per la mancata presentazione del Conto Economico

La sanzione per la mancata presentazione del Conto Economico dipenderà dal fatto che sia l’Agenzia delle Entrate a rilevare l’omissione o il contribuente. Se il contribuente è colui che li rileva, la sanzione sarà inferiore rispetto a se, ad esempio, lo rileva l’erario stesso.

Se è il contribuente a rilevare l’errore, possono verificarsi due casi. Nel caso in cui esca a rientro o a zero, l’erario pagherà il rientro, ma applicherà una penale di 100 euro .

Se il risultato è da pagare, invece di essere una penale forfettaria, verrà applicata all’amministrazione una maggiorazione sull’importo da pagare. Queste le sanzioni in questi casi:

  • Fino a 3 mesi: maggiorazione del 5% senza interessi di mora o penale.
  • Da 3 a 6 mesi: maggiorazione del 10% senza interessi di mora o penali.
  • Tra 6 e 12 mesi: maggiorazione del 15% senza interessi di mora o penali.
  • Oltre 12 mesi: maggiorazione del 20% senza penale ma con interessi di mora.

Nel caso in cui sia l’erario a rilevare l’omissione della dichiarazione e la dichiarazione esca in restituzione, l’amministrazione applicherà una sanzione di 200 euro . Ora, nel caso in cui dovesse essere pagata l’Irpef, le sanzioni saranno più severe e potranno sanzionare tra il 50% e il 150% a seconda del danno economico per la pubblica amministrazione e della gravità dell’occultamento.

In questi casi, salva la buona fede del contribuente e procedendo al pagamento puntuale, entro il termine volontario, verrà applicata una riduzione del 25%


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