Come disdire l’assicurazione di un veicolo
È importante conoscere il contratto con il nostro attuale assicuratore per poter disdire l’assicurazione in modo tempestivo. È necessario comunicare alla compagnia assicurativa la nostra intenzione di recedere dal contratto almeno 30 giorni prima della data di scadenza della polizza; in caso contrario, la polizza si rinnoverà automaticamente. Una volta concordato con la compagnia assicurativa, quest’ultima dovrà gestire la cancellazione dell’assicurazione.
Tale comunicazione deve essere effettuata per iscritto e deve includere alcuni elementi fondamentali, come il nome completo e un documento di riconoscimento del contraente, l’oggetto della comunicazione, che in questo caso è l’annullamento della polizza, il numero di polizza e una dichiarazione chiara della volontà di recedere dal contratto e dall’addebito diretto del premio.
Questo testo può essere inviato in vari modi, ma è preferibile utilizzare un sistema che ci permetta di conservarne una copia e di dimostrare che è stato effettivamente inviato con tutti i dati necessari e nella data corretta, per evitare problemi futuri. Alcuni assicuratori permettono di effettuare questa operazione anche online, ma in ogni caso è possibile contattare il servizio clienti, che fornirà le istruzioni per annullare la polizza.
Se desideriamo disdire l’assicurazione auto e la data di scadenza del contratto non è ancora vicina, possiamo farlo anche in presenza di determinate circostanze: l’assicuratore ha modificato le condizioni del contratto oppure ci sono stati cambiamenti nei requisiti di rischio per il conducente. Anche in questo caso, il termine per la comunicazione della disdetta è di 30 giorni.
Per le assicurazioni appena stipulate, c’è un periodo di 14 giorni dalla data del contratto durante il quale è possibile recedere, a condizione che il contratto sia stato stipulato online. In ogni caso, anche se può sembrare la soluzione più semplice, non è mai consigliabile restituire la ricevuta per evitare il pagamento, poiché potremmo essere chiamati in tribunale o inseriti nella lista dei morosi.
