CC e PP abbasseranno l’IGIC al 5% ed elimineranno la tassa di successione


Il patto di governo raggiunto tra la Coalizione delle Isole Canarie e il PP nelle Isole Canarie prevede una serie di misure fiscali volte a favorire lo sviluppo economico della regione. Tra queste misure rientra la riduzione selettiva dell’Imposta Generale Indiretta delle Canarie (IGIC) dal tasso attuale del 7% al 5%. Inoltre, è previsto un bonus del 99% sull’Imposta sulle Successioni e Donazioni, nonché la soppressione della tassa sul carburante a La Palma, La Gomera ed El Hierro.

A queste agevolazioni fiscali, la futura Giunta regionale introdurrà ulteriori misure per sostenere gli autonomi e le piccole imprese. Verrà stabilita un’aliquota fiscale del 0% per i primi due anni di attività dei lavoratori autonomi. Inoltre, sono in fase di definizione le detrazioni dell’Irpef per il 2023. Saranno previsti anche bonus per le persone più bisognose e incentivi fiscali per coloro che sono stati maggiormente colpiti dalla crisi economica.

Tali misure fiscali sono state concepite con l’obiettivo di stimolare l’economia locale, incoraggiare l’imprenditorialità e fornire un sostegno adeguato a coloro che si trovano in situazioni di maggiore fragilità economica.

Il patto, denominato “Accordo per il miglioramento della qualità della vita e la modernizzazione delle Isole Canarie”, prevede anche la suddivisione delle aree tra i due partiti che formano il governo. Fernando Clavijo (CC) sarà il presidente, mentre Manuel Domínguez (PP) sarà il vicepresidente. Saranno istituite in totale dodici aree, sette per il partito nazionalista e cinque per il partito popolare. Le aree gestite da Manuel Domínguez avranno un “commissario per lo sviluppo del regime economico e fiscale delle Isole Canarie”.

CC sarà responsabile delle politiche di autogoverno, dei progetti strategici, delle azioni all’estero, dell’emigrazione, delle comunicazioni e dei rapporti con i media, della pubblica amministrazione, della semplificazione amministrativa, della giustizia e della sicurezza. Per quanto riguarda le politiche economiche, CC si occuperà delle questioni legate al settore primario e alla sovranità alimentare, alla pianificazione territoriale e alla sfida demografica, alla coesione sociale, alla mobilità e alle opere pubbliche.

I partiti nazionalisti avranno la responsabilità della gestione dei settori della sanità, dell’edilizia abitativa, dell’università, della scienza e dell’innovazione, della cultura, del patrimonio storico, delle politiche sociali, dell’uguaglianza, della gioventù, dell’infanzia e della famiglia. Il PP si occuperà degli ambiti finanziario, delle relazioni con l’Unione Europea, del Regime Economico e Fiscale delle Canarie (REF), dell’economia, dell’industria, dell’occupazione, del lavoro autonomo, del turismo, del commercio, della transizione ecologica e dell’energia, nonché dell’istruzione e della formazione professionale. La presidenza del Parlamento spetterà al PP, mentre il CC ricoprirà la prima vicepresidenza e la prima segreteria.

L’accordo si articola attorno a nove assi che guideranno l’azione del governo. Il primo di questi assi riguarda i servizi sanitari e sociali, con misure volte al rafforzamento delle cure primarie, alla promozione dell’edilizia residenziale a prezzi accessibili, all’integrazione delle pensioni non contributive con il reddito di cittadinanza e alla promozione della costruzione di strutture residenziali per anziani.


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