Pensione sociale e trasferimento all’estero


Pensione sociale: cos’è
Un tempo era la pensione sociale (e la chiamiamo ancora tutti cosi), oggi in realtà è diventato assegno sociale [1]: si tratta di una prestazione assistenziale che lo Stato eroga a favore di alcune tipologie di cittadini che, raggiunta una certa età, si trovano in condizioni disagiate. È a tutti gli effetti una piccola pensione mensile che viene garantita a prescindere dai versamenti contributivi e che viene erogata dall’Inps.

Non è reversibile, quindi non viene percepito dai superstiti se la moglie o il marito vengono a mancare, né da altri eredi. Inoltre è una prestazione provvisoria, cioè ogni anno viene fatta la verifica dei requisiti che permettono o meno di continuare a percepirla.

Pensione sociale: i requisiti per ottenerla
La potete richiedere se siete in possesso di alcuni requisiti di età e di reddito. Ecco quali:

Aver raggiunto 65 anni e 7 mesi di età. Dal 1° gennaio 2018 il requisito passerà a 66 anni e 7 mesi (un anno in più)
Reddito massimo di 5.824,91 euro se non coniugato
Reddito massimo di 11.649,82 euro se coniugato
Essere cittadini italiani o comunitari (Ue). Se siete extracomunitari dovete essere in possesso del permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo (ex carta di soggiorno)
Aver soggiornato legalmente in Italia per un periodo stabile e continuativo di almeno 10 anni [2]
Essere residenti in Italia

Trasferimento all’estero: mi spetta la pensione sociale?
Quest’ultimo requisito è la chiave di volta per rispondere alla nostra domanda. È chiaro che se si deve obbligatoriamente essere residenti in Italia non è possibile continuare a percepire l’assegno o pensione sociale se ci si trasferisce all’estero. Dispiace dirlo a chi sta già pensando di preparare le valige, ma vivere in Italia è un requisito fondamentale e necessario per percepirlo.

L’assegno sociale non è come le altre pensioni. Non è esportabile all’estero e fuori dall’Italia non può essere erogato. Se il cittadino dimora o si trasferisce all’estero viene revocato.

In pratica, non vi spetta nulla.

Pensione sociale: a quanto ammonta
Per ottenere l’assegno sociale dovete presentare la domanda. Viene verificata la vostra situazione e qualora abbiate tutti i requisiti potete iniziare a percepire questa somma mensile, che ammonta a un massimo di 448, 07 euro per 13 mensilità.

Questa è la cifra intera che si percepisce solo se il proprio reddito è pari a 0 euro. In pratica si deve essere senza reddito per percepire per intero la somma di 448, 07 euro. Qualora invece si percepisca un certo reddito, viene erogata solo in parte: la parte che corrisponde alla differenza tra l’intero importo dell’assegno sociale e l’ammontare reddito percepito.

Ad esempio: ho un reddito individuale di 2 mila euro l’anno. Allora il mio assegno sociale parziale sarà di euro 3.824,91 euro (5.824,91-2.000).

Se la persona o i coniugi superano i limiti di reddito imposti nei requisiti, l’assegno sociale verrà negato. O qualora li superassero in futuro, l’assegno sarà sospeso (perché appunto le verifiche di possesso requisiti vengono fatte ogni anno).

fonte: www.laleggepertutti.it


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