I giovani di oggi si esprimono peggio?


I giovani di oggi si esprimono peggio? Il rapporto RAE

La RAE Real Accademia Spagnola ha di recente pubblicato un rapporto intitolato “L’Insegnamento della Lingua e della Letteratura in Spagna”, focalizzato sull’uso, la conoscenza e l’apprendimento dello spagnolo. Nel processo di elaborazione di questo rapporto, vari insegnanti provenienti dalle comunità autonome spagnole, che operano nell’ESO (Enseñanza Secundaria Obligatoria) e nel Baccalaureato, hanno fornito contributi in qualità di esperti, condividendo le loro percezioni uniche.

Il rapporto presenta diverse preoccupazioni rilevanti in Spagna:

  1. Carenze nella comprensione della lettura dei giovani: Questo dato è supportato dal recente rapporto PISA, indicando una lacuna nel livello di comprensione della lettura tra i giovani.
  2. Scarsa fluidità espressiva e vocabolario limitato: Si nota una mancanza di competenza espressiva legata a un vocabolario limitato, incluso nelle lingue co-ufficiali.
  3. Relegazione delle lingue classiche nel curriculum: Il rapporto sottolinea la marginalizzazione delle lingue classiche nelle attività di insegnamento.
  4. Scarso interesse dei giovani per la letteratura: Vi è una carenza di interesse tra i giovani nei confronti della letteratura.
  5. Necessità di rinnovamento didattico e impatto della tecnologia: Il rapporto esamina l’importanza del rinnovamento didattico nelle aule e il modo in cui la tecnologia, il multiculturalismo e la diversità influenzano l’insegnamento, richiedendo una gestione adeguata.

Il rapporto propone miglioramenti, incluso un piano educativo imparziale e un patto statale sull’istruzione. Inoltre, sottolinea l’urgenza di migliorare l’apprendimento dello spagnolo come prima lingua tra i giovani. Una delle raccomandazioni chiave è la “necessaria chiarificazione e delimitazione tra competenza e contenuto” nell’apprendimento, affinché le competenze siano considerate il risultato della conoscenza, non la sua sostituzione. La RAE suggerisce anche di precisare l’applicazione delle proposte curriculari in classe, promuovendo una formazione equilibrata e l’aggiornamento continuo dei docenti.

Inoltre, il rapporto evidenzia l’importanza del ruolo degli insegnanti non solo come guide, ma anche come possessori di conoscenze e competenze didattiche, capaci di fornire un feedback oggettivo ai propri studenti.

Cosa possono fare gli insegnanti


Molti membri della comunità educativa hanno avuto modo di esaminare la diagnosi presentata dalla RAE, riflettendoci spesso in maniera ponderata. Pur presentando proposte di soluzioni sagge, la relazione non approfondisce i dettagli su come tali proposte possano essere implementate.

Le iniziative suggerite per migliorare l’insegnamento e l’apprendimento della lingua includono:

  1. Coordinamento tra le fasi educative: Si propone di lavorare in modo coordinato tra le diverse fasi educative, dalla prima infanzia agli studi universitari, evitando di concepire ogni fase come un compartimento stagnante.
  2. Gestione della tecnologia al servizio dell’umanità: Si sottolinea l’importanza di considerare la tecnologia come un ausilio al servizio dell’umanità, promuovendone l’inclusione per migliorare l’esperienza di insegnamento e apprendimento. È fondamentale che l’utilizzo della tecnologia avvenga sempre sotto la supervisione di un adulto, garantendo un ambiente di apprendimento sicuro ed efficace, anche se non necessariamente più semplice.

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