Dichiarazione dei Redditi come inserire le detrazioni di maternità


Dichiarazione dei Redditi come inserire le detrazioni di maternità

Le agevolazioni fiscali per la maternità rappresentano un vantaggio destinato alle madri che lavorano e hanno figli di età inferiore a tre anni, erogato attraverso il sistema dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. È possibile ottenere un anticipo mensile di 100€, per un totale di 1.200€ all’anno. Tale importo viene dedotto dal calcolo dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, contribuendo così a alleviare il carico fiscale annuale delle beneficiarie.

Tale detrazione può essere applicata sia nei casi di nascita biologica sia nei casi di adozione o affidamento , purché avvenga nei primi tre anni di vita del bambino dopo l’iscrizione all’anagrafe. Se la madre non può beneficiarne, il padre o il tutore legale possono farlo purché soddisfi le condizioni richieste. 

Un anticipo di 1.200 euro all’anno può effettivamente fare una differenza significativa, specialmente nei primi anni di vita del bambino, quando le spese possono essere particolarmente gravose e ogni supporto è prezioso. La maggioranza delle donne opta per ricevere questo contributo in anticipo, mensilmente, contando quindi su 100 euro al mese anziché su un unico versamento annuale. È importante notare che questi fondi non costituiscono una detrazione a sé stante, ma saranno dedotti o aggiunti al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi, in base a quanto dovuto o da restituire all’Erario.

Per richiedere tale beneficio, è necessario compilare e inviare il modulo 140 alla Agencia Tributaria, reperibile sul sito web dell’ente o presso i suoi uffici. Una volta completato, esistono diverse modalità per la presentazione, inclusa l’opzione di invio elettronico tramite l’Ufficio elettronico. In alternativa, è possibile effettuare la presentazione telefonicamente, di persona presso uno sportello della Tesoreria o tramite spedizione postale.

Questo beneficio può essere anticipato o utilizzato nella sua interezza durante la compilazione della dichiarazione dei redditi, riducendo la tariffa imposta IRPEF, come illustrato in precedenza. Ciò significa che se dovessimo versare 1.000 euro all’Erario, otterremmo un rimborso di 200 euro, mentre se dovessimo ricevere 200 euro dall’Erario, il rimborso sarebbe di 1.400 euro.

Detrazione per le spese dell’asilo nido


Oltre alla detrazione precedentemente menzionata, è previsto un sostegno per le madri che iscrivono i propri figli di età inferiore ai tre anni negli asili nido o nei centri educativi per la prima infanzia. È fondamentale conservare la documentazione appropriata, come le fatture, per comprovare tali pagamenti. Questa prassi è di estrema importanza nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate richieda tali documenti durante un’indagine o una revisione.

Per poter beneficiare di questo sostegno, è necessario avere figli di età inferiore a tre anni, essere lavoratori e essere iscritti alla Previdenza Sociale o a un’assicurazione integrativa.


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