Come aprire un conto di risparmio per i bambini


Come aprire un conto di risparmio per i bambini

Solo i genitori o i rappresentanti legali hanno l’autorità per avviare l’apertura di un conto bancario a suo nome. In pratica, è l’autorità genitoriale che individua la figura incaricata di occuparsi del minore e di agire in suo nome prima che compia i 18 anni. Di conseguenza, saranno i genitori del giovane a firmare i documenti per l’apertura del conto anche se saranno i nonni si presenteranno in banca per gestire la pratica e depositare i fondi destinati all’educazione finanziaria del minore.

La procedura segue lo stesso iter delle aperture dei conti bancari per gli adulti. È necessario recarsi presso l’istituto bancario prescelto in compagnia del minore e dei suoi nonni, se desiderano partecipare. Alcune banche, come ad esempio BBVA, offrono la possibilità di svolgere questa procedura online e dispongono di prodotti finanziari specifici, come il ‘Conto online per minori‘, che consente di registrare il minore senza necessità di presentarsi di persona.

I genitori o i tutori legali devono presentare i seguenti documenti:

  1. Documento d’identità di entrambi i genitori.
  2. Documento d’identità del minore.
  3. Libro di famiglia o certificato di nascita in formato internazionale del minore.

Una volta in banca, i genitori, devono selezionare il tipo di conto da aprire per il bambino: un conto di risparmio, privo di carta di credito associata (destinato a ricevere versamenti periodici), un conto corrente con carta di debito, utilizzabile dal minore quando raggiunge una determinata età, o un conto d’investimento legato, ad esempio, a un fondo indicizzato o a un altro prodotto finanziario a reddito fisso o variabile, come quelli proposti da diverse neo-banche (come Indexa, Myinvestor, ecc.).

BBVA fornisce un chiarimento importante per evitare fraintendimenti comuni tra genitori e nonni che intendono aprire un conto bancario a nome di un figlio. Essi specificano che “il minore sarà l’unico proprietario del conto. I genitori compariranno come rappresentanti legali e non potranno essere considerati né ‘autorizzati’ né ‘proprietari'”.


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