Mpox aggiornamento protocolli
La Direzione Generale della Sanità Pubblica del Servizio Sanitario delle Canarie (SCS) ha inviato alle Direzioni delle Aree Sanitarie di tutte le isole, alla direzione sanitaria del SCS per l’Assistenza Primaria e Specialistica, nonché alle associazioni professionali dell’arcipelago, un aggiornamento del protocollo di gestione dei casi di vaiolo delle scimmie. Questo protocollo è stato elaborato dal Ministero della Salute a seguito di un accordo raggiunto con le comunità autonome durante la riunione di Allerta Sanitaria.
Oltre al protocollo, sono state trasmesse le nuove misure stabilite dal Ministero in collaborazione con le comunità autonome per potenziare la sorveglianza, il monitoraggio e incentivare la vaccinazione.
Il documento mira a fornire informazioni aggiornate e condivise in risposta alla nuova emergenza sanitaria dichiarata dall’OMS, come spiegato dal Ministero della Salute.
Sono stati trasmessi, da un lato, i protocolli da seguire per gli operatori sanitari in caso di sospetto di vaiolo delle scimmie, e dall’altro un promemoria sull’importanza della vaccinazione contro il vaiolo, sia prima che dopo un’eventuale esposizione.
Si ricorda inoltre che la vaccinazione non è generalmente raccomandata per chi viaggia verso i paesi colpiti. Tuttavia, presso i Centri vaccinali internazionali sarà condotta una valutazione personalizzata per stabilire l’eventuale necessità della vaccinazione, basata sia sulle caratteristiche personali che su quelle del viaggio.
È stato inviato anche un rapporto riepilogativo sull’epidemiologia dei casi di vaiolo delle scimmie in Spagna, insieme a dati relativi alla diffusione del clade I del virus in alcuni paesi africani.
Infine, si sottolinea che non è opportuno applicare protocolli specifici alla popolazione migrante africana che arriva nell’arcipelago via mare, dato che l’OMS non ha imposto restrizioni sui movimenti, e la maggior parte dei migranti che raggiungono le Canarie proviene da paesi con bassa incidenza di vaiolo delle scimmie. Tuttavia, la sorveglianza e le misure di intervento verranno adottate, come per chiunque altro, in base a criteri generali di sospetto, come segni clinici compatibili, legami epidemiologici o provenienza, ha chiarito il Ministero in una nota.