Il topless è legale su spiagge, piscine pubbliche o comunitarie di Tenerife


La questione della legalità del topless in Spagna, soprattutto nelle piscine pubbliche e comunitarie, è stata riaperta dalla Catalogna, dando voce alle rivendicazioni dei gruppi naturisti che si protraggono da tempo.

Le autorità catalane sono chiare nel sostenere che il topless non può essere vietato nel paese. Tuttavia, l’interpretazione di tale diritto di godere del sole e fare il bagno senza il bikini non è uniforme in tutte le città spagnole. La Federazione spagnola del naturismo (FEN) sottolinea che il topless è legale in Spagna e che ciò che risulta incostituzionale è vietarlo in qualsiasi spazio.

Questo costituirebbe una forma di discriminazione verso le donne che mostrano il seno o i capezzoli, cosa che gli uomini possono fare liberamente.

Molti regolamenti delle piscine comunali menzionano l’obbligo di indossare un costume da bagno, ma non specificano se debba essere completo o meno. Anche se ciò può sembrare ambiguo, la realtà è che il topless non può essere vietato.

Ma cosa succede nelle piscine delle comunità di proprietari? Beh, la situazione è la stessa. Il topless è consentito, anche se in alcuni casi può essere espressamente vietato previo accordo dei vicini. Tuttavia, secondo la FEN, tali accordi delle comunità di proprietari sono illegali e quindi possono essere impugnati. Inoltre, le comunità non hanno il potere di infliggere sanzioni e gli amministratori hanno la responsabilità di far rispettare la normativa vigente, inclusa quella sulla parità di trattamento e non discriminazione.

Secondo la FEN, le ordinanze comunali che vietano il topless sono “illegittime e incostituzionali”, poiché “i consigli comunali non possono creare norme e ripristinare reati che sono stati aboliti dal codice penale”. Sostengono che i consigli comunali possono adottare solo ciò che le leggi statali o regionali consentono, sottolineando che nel 1989 e nel 1995 il codice penale ha depenalizzato il reato di “scandalo pubblico”. Pertanto, un consiglio comunale non può reintrodurlo, altrimenti ogni consiglio comunale avrebbe un proprio codice penale e agirebbe come uno Stato indipendente, il che non avrebbe senso.

La FEN ricorda inoltre che la Legge Costiera non attribuisce ai consigli comunali il potere di decidere su queste questioni e che l’amministrazione locale non può esercitare funzioni di polizia morale in materia.

La Corte Suprema difende le “opzioni personali” senza imposizioni

Di recente, una sentenza della Corte Suprema ha concordato con otto residenti di una zona residenziale di Almería che sono stati costretti ad andare nudi alla piscina comunitaria. Le persone colpite hanno fatto causa quando hanno capito di essere state private del loro diritto alla privacy.

La sentenza della Corte Suprema, oltre a dar loro ragione, ricorda anche che andare nudi in piscina e nei giardini è “una scelta personale perfettamente rispettabile e legittima “, ma hanno insistito sul fatto che i residenti non possono essere costretti a farlo.


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