I canari cambiano abitudini consumano il 30% in più di cibo sano
L’evoluzione del consumo alimentare nelle Isole Canarie: un trend verso la salute e il benessere
Negli ultimi anni, il crescente interesse per una dieta sana ed equilibrata ha avuto un impatto significativo sui comportamenti dei consumatori di Tenerife e delle Isole Canarie. Secondo il recente studio “Abitudini di consumo alimentare in Spagna tra il 2019 e il 2023”, condotto dalla business school TBS Education-Barcelona, il consumo di alimenti salutari nelle Isole Canarie ha registrato un incremento del 29,4% durante il periodo analizzato. Questo cambiamento è avvenuto nonostante le difficoltà economiche e logistiche che caratterizzano la vita quotidiana degli abitanti dell’arcipelago e che influenzano il ritmo della trasformazione delle abitudini alimentari.
Incremento del consumo di alimenti sani
Tra il 2019 e il 2023, le Isole Canarie hanno visto una crescita costante nel consumo di alimenti considerati salutari, passando da una spesa complessiva di 1.708 milioni di euro nel 2019 a 2.231 milioni di euro nel 2023. Con una spesa totale di quasi 2 miliardi di euro nei cinque anni esaminati, le Canarie si posizionano al settimo posto tra le regioni spagnole con il maggiore consumo di alimenti sani.
Lo studio definisce come “alimenti sani” non solo frutta e verdura, ma anche riso, oli, uova, pesce e frutti di mare, pollame e carni ovine e caprine. Questa crescita suggerisce una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori sull’importanza di un’alimentazione equilibrata e sul suo impatto sulla salute.

Spesa alimentare media pro capite
Nel 2023, considerando il consumo complessivo di alimenti e bevande sia dentro che fuori casa, le Isole Canarie hanno registrato un acquisto totale di 30.728,56 milioni di chilolitri di prodotti alimentari, con un’assunzione media pro capite di 685,02 chilolitri. Questo consumo ha generato una spesa totale in Spagna pari a quasi 116 miliardi di euro, con un incremento del 7,5% rispetto al 2022, dovuto principalmente all’aumento dei prezzi medi. La spesa media annua per persona si è attestata intorno ai 2.732,77 euro.
Consumo di alimenti non sani e moderatamente sani
Parallelamente all’aumento del consumo di alimenti salutari, anche i prodotti considerati meno salutari hanno registrato una crescita, seppur più contenuta. Nel 2023, la spesa per questi alimenti ha raggiunto i 1.766 milioni di euro, con un aumento del 17,2% rispetto al 2019. Tra gli alimenti classificati come “non sani” rientrano salumi e carne secca, affumicata o salata, pizze e quiche, cereali per la colazione, burro e margarina, zucchero e snack.
Anche il consumo di alimenti “moderatamente sani” ha mostrato una tendenza al rialzo, con una spesa complessiva che ha superato per la prima volta nel 2023 i 2 miliardi di euro. In questa categoria rientrano prodotti come latticini (formaggi, yogurt, latte), carne di manzo e di maiale, pasta, patate, pane e farina.
Evoluzione della dieta nelle Canarie
Negli ultimi anni, la dieta tradizionale delle Isole Canarie ha subito un’evoluzione significativa, con una crescente attenzione verso alimenti freschi e salutari. Questo trend rispecchia la crescente consapevolezza della popolazione riguardo all’importanza di una corretta alimentazione per il benessere fisico e mentale. Tuttavia, persistono ancora alcune sfide, come la necessità di migliorare l’accesso a prodotti freschi e locali e di sensibilizzare ulteriormente i consumatori sui benefici di una dieta equilibrata.
Secondo il dott. Edgar Sánchez, professore collaboratore presso TBS Education-Barcelona, “il comportamento dei consumatori nelle Isole Canarie riflette sia i progressi verso abitudini più sane sia gli ostacoli che ostacolano la transizione verso una dieta più equilibrata”.
Consumo di carne: un’analisi dettagliata
Uno degli aspetti più interessanti emersi dallo studio riguarda il consumo di carne. Sebbene la carne di capra e pecora abbia una lunga tradizione nelle Isole Canarie, il suo consumo tra il 2019 e il 2023 è rimasto relativamente basso, con una spesa media di 13,14 milioni di euro. Questo dato colloca le Canarie tra le ultime tre regioni spagnole per consumo di carne ovina e caprina, nonostante la forte presenza storica di questi alimenti nella dieta locale.
Al contrario, la carne bovina è stata la più consumata nelle isole, con una spesa media di 108 milioni di euro tra il 2019 e il 2023. Nel 2023, la spesa per la carne bovina ha raggiunto i 124 milioni di euro, il valore più alto registrato nel periodo dello studio, confermando una tendenza di crescita simile a quella osservata per altri alimenti, sia sani che non sani.
Per quanto riguarda la carne di maiale, anche in questo caso si è osservato un incremento della spesa, che nel 2023 ha toccato i 113 milioni di euro, con un aumento di 20 milioni rispetto al 2019.
A livello nazionale, il consumo di carne suina è aumentato del 34% nel periodo 2019-2023, mentre la carne bovina e quella ovina hanno registrato una crescita più modesta. Questi dati suggeriscono che, sebbene gli spagnoli si stiano orientando verso una dieta più equilibrata, il consumo di carne continua a rappresentare una parte significativa delle abitudini alimentari.
I canari cambiano abitudini consumano il 30% in più di cibo sano
L’analisi delle abitudini alimentari nelle Isole Canarie tra il 2019 e il 2023 evidenzia un cambiamento positivo verso il consumo di alimenti più sani, pur con alcune sfide ancora da affrontare. La crescente attenzione alla qualità della dieta riflette una consapevolezza diffusa sui benefici di un’alimentazione equilibrata per la salute e il benessere generale. Tuttavia, il mantenimento di questo trend positivo dipenderà dalla capacità delle istituzioni e dei consumatori di affrontare le difficoltà economiche e logistiche che ancora influenzano il mercato alimentare locale.
Il dott. Edgar Sánchez sottolinea l’importanza della cultura regionale nel determinare le scelte alimentari e ritiene che “le tendenze future dipenderanno dalla disponibilità di prodotti freschi, dall’educazione alimentare e dalle iniziative volte a promuovere una dieta più salutare nelle diverse comunità autonome spagnole”. Il percorso verso un’alimentazione più sana è avviato, ma sarà fondamentale continuare a investire in politiche di sensibilizzazione e accessibilità per consolidare questi progressi nel lungo termine.