Governo valuta taglio esenzione IGIC sugli acquisti online fino 150€


Governo valuta taglio esenzione IGIC sugli acquisti online fino 150€

Revisione dell’esenzione IGIC sugli acquisti online: il Governo delle Canarie valuta nuove misure

L’esenzione dall’IGIC per acquisti online fino a 150 euro, introdotta dal Governo delle Canarie nel 2016, ha avuto un impatto significativo sul commercio elettronico, favorendone una crescita esponenziale del 300% e portando il volume degli acquisti online a quasi 2,6 miliardi di euro all’anno. L’obiettivo iniziale della misura era semplificare le procedure doganali e incentivare l’e-commerce, obiettivo che è stato pienamente raggiunto. Tuttavia, questa normativa ha anche generato uno squilibrio competitivo tra il commercio online e i negozi fisici delle Canarie, i quali devono applicare l’IGIC su tutte le vendite, indipendentemente dall’importo.

L’impatto dell’esenzione IGIC: vantaggi e criticità

Attualmente, qualsiasi acquisto effettuato dall’estero è considerato un’importazione e, di conseguenza, richiede una gestione fiscale. Se l’esenzione venisse eliminata, anche acquisti di piccolo importo sarebbero soggetti all’IGIC: per esempio, un acquisto di 10 euro con un’aliquota del 3% comporterebbe un pagamento fiscale di appena 0,30 centesimi, ma con un aggravio burocratico che potrebbe rendere impraticabile la gestione di microtransazioni. L’introduzione dell’obbligo di dichiarazione fiscale su ogni singola operazione, indipendentemente dal valore, rischierebbe di rallentare le spedizioni e aumentare i costi amministrativi, con un impatto negativo sulla competitività dell’e-commerce.

D’altra parte, i commercianti locali lamentano che l’attuale sistema penalizza le attività fisiche, inducendo molti consumatori a preferire gli acquisti online per evitare il pagamento dell’IGIC, anche su piccoli importi. Le associazioni di categoria sostengono che questa situazione crei un’ingiustizia fiscale, svantaggiando il commercio tradizionale rispetto alle piattaforme digitali, e chiedono da anni la revisione o l’abolizione dell’esenzione.

Verso una soluzione: le ipotesi sul tavolo

Per affrontare questo problema e bilanciare le esigenze di consumatori e commercianti, il Governo delle Canarie sta valutando diverse opzioni, tra cui:

  1. Riduzione del limite di esenzione: Abbassare la soglia dei 150 euro per uniformare progressivamente la normativa fiscale tra acquisti online e commercio locale.
  2. Eliminazione totale dell’esenzione: Un’opzione più drastica che allineerebbe le Canarie al resto dell’Unione Europea e della Spagna continentale, dove l’esenzione IVA per importi inferiori a 22 euro è stata abolita nel 2021.
  3. Introduzione della “tassazione alla fonte”: Un meccanismo che obbligherebbe le piattaforme di e-commerce a riscuotere direttamente l’IGIC al momento della transazione, evitando che il pagamento ricada sull’acquirente tramite procedure doganali complesse. Questo modello garantirebbe la continuità delle vendite online senza ostacoli burocratici per i consumatori, mentre i commercianti locali vedrebbero ridotto il divario fiscale con i competitor digitali.

Un confronto tra Governo e commercianti

Lunedì scorso, la Ministra delle Finanze delle Canarie, Matilde Asián, e il Vicepresidente e Ministro dell’Economia, Manuel Domínguez, hanno incontrato i rappresentanti della Confederación Canaria de Empresarios (CCE), tra cui il presidente Pedro Ortega e il vicepresidente José Cristóbal García. Durante la riunione, Asián e Domínguez hanno riconosciuto le preoccupazioni del settore commerciale e annunciato la creazione di un gruppo di lavoro con tecnici dei dipartimenti governativi e rappresentanti del commercio per valutare soluzioni concrete, tra cui l’applicazione della tassazione alla fonte.

Governo valuta taglio esenzione IGIC sugli acquisti online fino 150€

Al termine dell’incontro, i rappresentanti del settore si sono dichiarati “ottimisti”, sottolineando che per la prima volta il problema è stato ufficialmente riconosciuto e vi è un reale impegno per individuare una soluzione condivisa.

Mentre il dibattito prosegue, resta da vedere quale direzione prenderà il Governo delle Canarie e in che modo verrà affrontata la necessità di conciliare equità fiscale e sviluppo del commercio elettronico, senza penalizzare né i consumatori né i commercianti locali.


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